Querty

A forza di bastonate in testa, Nonno Kenny rimette in riga il gruppo di coboldi, portandoli a trovare il cuore del Quetzalcoatl. Ma Krubal imparerà a caro prezzo che la sua avarizia è molto pericolosa. Però c'è il ritorno di Jack il Corruttore paraculato!

Kerrigan tiene fede alla propria parola e aiuta i nostri eroi, utilizzando Himo come chiave per spedire gli altri vicino ai Neri Cancelli, dove ha nascosto la Falce in grado di uccidere Oswulf. O meglio, in grado di separare l'anima dell'imperatore dal suo corpo, come secoli prima l'ha guidato verso la propria reincarnazione.

I problemi per i nostri eroi non finiscono mai e mentre cercano di attraversare il passo di Fallstaff, chiamato da Orvand sulla sua mappa "Passo dell'Idra", vengono prima inseguiti da una viverna e poi attaccati da dei giganti. Solo il sacrificio di Skrudo riesce a salvarli da una morte certa. Decisi a ripartire verso nord a piedi, il gruppetto devia dal proprio percorso per andare ad aiutare una certa Kerrigan, che ha promesso di aiutarli a recuperare la falce che cercano.

Ancora storditi dai fumi dell'alcol e dal combattimento contro l'elementale della terra, i nostri eroi scoprono che la regina Maab non era in realtà la regina delle fate, ma una strega. Alla sua morte le altre streghe della congrega e il loro guardiano Oni decidono di vendicarla, ma vengono fermate anche grazie all'intervento dell'ultimo rodomonte coboldo.

Cercando di rendere il loro viaggio verso le Montagne delle Viverne più veloce, Krubal richiama un drago rosso, che non prende molto bene l'idea che tre coboldi (Stupido Idiota temporaneamente in viaggio verso le stelle) disturbino le sue sorelle viverne. Krubal e Skrudo gli insegnano una bella lezione sui coboldi e ripartono verso Vikenzi, per fare tappa dal cugino Kumam e mangiare il suo famoso Gatto al Cafferano in crosta di pelo.

Il riposo nel bosco delle fate non è così tranquillo come potrebbe essere, soprattutto quando la Dama in Nero vuole ringraziare chi le ha restituito Alknos... appena prima di ucciderlo! Isael poi decide di salvare gli abitanti di Roanoke, nonostante Orvand l'avesse avvertito che non sarebbe andata a finire bene. Isael e Himo però riescono a recuperare una delle spade di Oswulf, che pare essere una chiave costruita personalmente dall'imperatore e custodita in una grotta segreta da Alknos.

Roanoke è in realtà il palcoscenico per l'orribile teatro del terrore di Croatoan, un demone stellare che ha posseduto il corpo del leggendario bardo Alknos. Mentre i nostri eroi cercano di intrattenere questo terribile burattinaio, un'entità ancora più oscura si presenta, reclamando ciò che è suo. Questo permette a Orvand, Isael, Himo, Baraka e Kevan di fuggire, imbattendosi in un gruppo di fate e nel loro guardiano, il cane mannaro Slaine.

Sulla nave rubata ad Oswulf arriva anche Orvand, il fratello maggiore di Isael e Himo, inaspettatamente ex-membro della ciurma di Kevan. Insieme i nostri eroi navigano verso Mebury, solo per approdare nel ridente villaggio di Roanoke, infestato di lepri assassine e di qualcosa che vive nel sottosuolo del villaggio e che ha fatto scomparire tutti gli abitanti del villaggio...

Scampati alle esplosioni in città, i nostri coboldi si imbarcano in una ricerca non voluta di cafferano, l'erba gatta dei coboldi, e Kerri convince Stupido Idiota e gli altri a seguirlo in una missione affidatagli da uno dei tre spiriti che gli hanno concesso di tornare in vita: salvare le aquile giganti su a Nord.

Cosa succede se ripeti per tre volte "Stupido idiota" alla vigilia di Natale, su Erath? Succede che gli spiriti dei cugini di Krubal arrivano a cercarlo e non trovandolo portano avanti e indietro nel tempo i primi malcapitati, cercando di aiutare Isael a spiegare agli altri perchè il Falso Imperatore deve essere deposto. Ci scusiamo con Charles Dickens.

Alec, sfruttando la sua connessione con il clone di suo fratello, prende possesso del corpo di Baraka per parlare con tutto il gruppo e dopo varie discussioni su quale sia la rotta migliore da seguire, si avventurano verso Mebury, dove sperano di trovare aiuto da parte della resistenza di Kribug e Krubal. Lungo la via, si trovano ad affrontare una nave fantasma con un bottino decisamente insolito.

Braccati dalle guardie di Lord Teyphes i nostri vengono colpiti da un'ondata di sfortuna e si salvano solo grazie al tempestivo arrivo di Baraka, che ha recuperato la Stamberga nanica. Davanti a loro si aprono le acque dell'oceano di Zaffiro, destinazione: Omley. Se le provviste bastassero, ovvio.

Con Skrudo e Stupido Idiota ancora svenuti, Kerri e Krubal cercano una locanda dove riposare e si imbattono in un loro cugino, Ukrabal (Davide Varni) il bardo emo. Skrudo può finalmente fare sfoggio della sua fama in città, almeno fino a quando degli strani cavalieri non circondano la locanda e dei loschi figuri incappucciati cercano di uccidere i nostri rettili preferiti.

Barbarone (Francesco Ponzin), l'elfo selvaggio, salva quasi senza saperlo i nostri eroi. Riescono a sfuggire alla distruzione del palazzo di Lord Teyphes per mano di Oswulf, che assomiglia in maniera preoccupante a Baraka. Per riprendersi e dare ad Alec tempo di riprendersi dalle ferite e dalla perdita di un braccio, i nostri decidono di fare baldoria insieme a Barbarone, con risultati decisamente disastrosi per Little Temes e il Tempio delle Cinque Spade.

Quando il Corinzio strappa il cuore a Himo, Isael perde la calma e si butta a capofitto prima contro le guardie di Celephais, poi contro il Monaco in Giallo che abita il monastero dimenticato dell’altopiano di Leng pur di salvare suo fratello. Accompagnato da sir Kevan e Baraka, il nostro monaco si troverà faccia a faccia con la morte pur di recuperare il sangue dell’aberrazione in giallo. Poi parliamo di a chi vadano i punti ispirazione (e concludiamo fuori puntata con un: Tutti se lo sono meritato!)

Uno strano elfo oscuro accompagnato da una lucertola bianca parlante ha messo Himo, Isael e Baraka sulla strada per trovare lo Spaventapasseri, uno degli arci-nemici di Coboldo Rosso, ma purtroppo sir Kevan si perde nelle nebbie e i nostri tre eroi proseguono lungo la loro pista senza di lui. Attraversando una foresta arrivano alla fine a Celephais, la città di Re Kuran, dove sperano di trovare una nave che li porti dal loro avversario. Ovviamente alla taverna va a finire tutto male...

Non c'è mai pace per i coboldi: salvato uno, un altro finisce in coma. E con pochissima gioia da parte di Krubal dovranno venire a patti ancora una volta con le fate, mentre scappano/vanno incontro a un gruppo di creature che stanno dando la caccia a questa insolita famiglia allargata rettiloide.

Grazie a una brillante idea di Himo, ma soprattutto grazie all'estremo sacrificio di Kaeru, che forse sotto a quei massi è tornata ad essere una Dragonborn, tutte le Furie sono state sconfitte e Lord Teyphes è scappato, facendo sollevare in volo il suo palazzo con un potente incantesimo draconico. Mentre i nostri si riprendono e Baraka viene messo sotto l'occhio indagatore di Alec, Isael libera sir Kevan dalle prigioni delle Furie e questi si unisce al gruppo in cerca di vendetta verso il padrino di Little Temes. Purtroppo per loro le loro tribolazioni non sono finite e i nostri si ritrovano gettati in un incubo da racconto dell'orrore...

Morta la prima Furia, il gruppo ha ancora del lavoro da fare, ma invece di rispondere alla sfida della seconda Furia i nostri eroi decidono di andare direttamente al Palazzo delle Scaglie, il castello di lord Teyphes. Tutto sembra andare bene fino a quando Baraka non fa una scoperta terribile, appena prima che il gruppo venga attaccato da Oroku Zaki, la terza Furia.

Accompagnati da Alec, un guerriero dell'Ordine delle Cinque Spade, che al suo fianco ha la Durindana, sottratta in qualche modo a Oswulf negli ultimi 150 anni, i nostri eroi si avventurano all'interno del covo di Oto Mochi, una delle tre Furie di Little Temes. Sulla loro strada però si para anche un gigantesco Serpente Nero, legato al culto dell'Abitatore del Profondo.