Racconti Da Focolare - Leggende Sarde - Di Grazia Deledda

  • Autor: Vários
  • Narrador: Vários
  • Editora: Podcast
  • Duração: 76:33:28
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Informações:

Sinopse

Sono notti buie e misteriose quelle narrate dalla scrittrice sarda Grazia Deledda, premio Nobel 1926. Notturni popolati da baroni decaduti, fraticelli furbastri, popolani timorati di Dio, timide madonne e agguati tra pastori erranti. Ascolteremo i figli dei cavalieri del tempo, pastori erranti divorati da strani omini dispettosi forniti di corna e falce. Ombre che paiono vivide nei crepuscoli, che saggirano ghignesche per i campi, e dove vanno e vanno per assolvere o maledire. E non mancheranno le Pietre Tuonanti, no. Rocce agitate dai demoni di sempre che mordono il silenzio dai presagi funesti. Sostienici con una libera donazione su http://quartaradio.it/sostieni-quartaradio/

Episódios

  • Il Bambino Selvaggio, spettacolo teatrale liberamente tratto da un testo di Céline Delbecq

    30/06/2017 Duração: 40min

    Storia vissuta da un uomo qualunque, che si ritrova coinvolto in una vicenda cadutagli addosso per caso. L’uomo attraversava una piazza mercatino, quando d'improvviso notò un bambino che pareva rimasto solo, smarrito o forse abbandonato. Un bambino, o una bambina? Sporco, coi vestiti bucati, i capelli inzozzati (ma non ha pidocchi), pieno di lividi e poco possedeva di umano: pareva infatti, un bambino selvaggio. Da quel momento per l’uomo nulla sarà più come prima; si potrebbe dire, per entrambi. L’inquietante normalità, le rivelazioni di un sistema sociale spesso confuso e contorto, le petulanti “procedure”, l’ineluttabile regola d’affidamento, i tribunali fuori posto, l’odore delle case di accoglienza, insieme ad altri terribili dettagli, mostreranno all’uomo un mondo completamente sconosciuto e spesso indifferente. Un’altra solita storia che vuole stare “in strada” perché nata nella strada. Fuori dalla retorica e dalla facile spettacolarizzazione spesso intrisa di buone intenzioni.

  • Resistenza, una poesia di Beatrice Nioi

    20/06/2017 Duração: 02min

    RESISTENZA Nell’ansioso miraggio del viaggio risento l’ardore che scompone ogni vacuo sapere Vedo brani di luna E crinali di monti foderati di rosso Odo suoni ovattati appuntarsi sul nero La sera è un sudario trafitto da schegge d’autunno

  • Anima Velata. Poesie sparse di Maurizio Virdis

    02/06/2017 Duração: 20min

    Poesie sparse di Maurizio Virdis. Quasi un gioco, ma non solo, di sentimenti giovanili celati nella poesia. Parole che danzano tra desiderio e dilettata fresca ambizione, stupore. Un piccolo omaggio al giogo della vita e per quel che poi verrà. O forse, chissà, un diritto alla leggiadria e un dovere per chi oramai ci sta, quaggiù, o da qualche altra parte; e s'ha da trascinare comunque, tra i solchi segnati dalle ruote ferrose, il carro di una vita. Ricordi e nostalgie. Speranza. Dunque, sia leggerezza e inganno velato di un'ultima menzogna, seppur s'attende, un po’ più in là per un’anima velata.

  • Come una vela sperduta tra zingare stelle, poesie sparse di Antonia Pozzi

    28/04/2017 Duração: 29min

    Poesie sparse di Antonia Pozzi.

  • Carillon di Parole, una poesia di Andrea Melis

    28/04/2017 Duração: 03min

    Scritta una notte d’inverno con la pancia troppo piena per dormire e con Chopin in testa.

  • Pasqua di vento, una poesia di Giulio Angioni

    15/04/2017 Duração: 03min

    Messa in voce di Gaetano Marino

  • Lei era superstiziosa, un racconto di Carmen Salis – da Gianna. Lei era mia sorella

    31/03/2017 Duração: 07min

    Carmen Salis racconta “Gianna” con un’introspezione narrativa fuori dal comune e permette al lettore di pensare alle proprie dinamiche familiari, a come solo da adulti si impara a perdonare se stessi, fratelli e genitori, anche attraverso la rabbia e la solitudine.

  • La bambola nella scatola, un racconto di Valeria Bulla

    30/03/2017 Duração: 19min

    Sostieni Quarta Radio con una libera donazione  Adattamento e messa in voce di Gaetano Marino Informazioni su Valeria Bulla Sostieni Quarta Radio con una libera donazione 

  • Il violinista del Diavolo, un racconto di Marco Conti.

    04/03/2017 Duração: 08min

    Storia di un incontro – non incontro. Uno stile di scrittura fatto di immagini, suoni, colori, odori. Una cartolina dall’inferno. Un patto con il Diavolo, che ha il volto di un disabile, di un malato terminale, di una donna vittima di violenza domestica, o di un uomo in bilico su un cornicione, sul confine tra la vita e la morte.

  • La storia di Erika, una storia vera – Per il Giorno della Memoria

    10/01/2017 Duração: 12min

    Nella Storia di Erika, una storia vera, tra i lugubri binari di una stazione ferroviaria, fosca e metallica, seguiamo la traiettoria di una carrozzina bianca, di un piccolo fagottino rosa, una macchia di colore nel mezzo della ruggine, lanciato da un carro bestiame

  • I bambini e l’orco, in memoria dei 20 bambini di Bullenhuser Damm – Giorno della Memoria

    03/01/2017 Duração: 21min

    Storia di una tragica vicenda che ebbe come protagonisti 20 bambini ebrei - 10 maschi e 10 femmine - provenienti da Francia, Olanda, Jugoslavia, Italia e Polonia, internati nel campo di sterminio di Auschwitz Birkenau con un tremendo inganno perpetrato dall'angelo della morte. il Dottor Mengele, l'uomo nero, una fredda mattina di novembre dell'anno 1944 si presentò nella baracca 11 di Auschwitz-Birkenau e disse: "Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti…"

  • Bellas Mariposas, di Sergio Atzeni – concerto da camera da letto *dai 16 anni

    05/09/2016 Duração: 27min

    Bellas Mariposas è una nuova leggenda sarda, di due ragazzine del melting pot umano di un quartiere popolare di Cagliari che in una giornata conoscono se stesse, e non solo. Il racconto Bellas Mariposas presta la sua lingua ibrida,"un italiano aggraziato da innesti di lingua sarda", come si legge nella prefazione al volume pubblicato da Sellerio, ad uno spettacolo-concerto fatto di parola/ritmo, parola/rumore, parola/suono. Cronache dal quartiere cagliaritano di "Santa Lamenera" che attraverso voce, musica e suono seguono il fluire initerrotto di una scrittura a ritmo di jazz.

  • Trincea, di Pietro Picciau

    03/09/2016 Duração: 22min

    Ci sono le figure armate, lo stretto camminamento e le feritoie, il filo spinato e le scene tragiche dei soldati e della vita al fronte. Quel che mancava, nella trincea del “Parco artistico Gianni Argiolas” dedicata alla Brigata Sassari, erano l’ansia e la paura legate all’attesa dell’assalto imminente. Voci e affanni che soltanto personaggi reali potevano offrire per completare l’opera sulla guerra realizzata dal maestro Argiolas. Scenografia naturale e ideale per una rappresentazione teatrale, la trincea di “Isca sa folla” rappresentava un invito irresistibile per scrivere un dramma che evocasse, con il dialogo degli attori, il sacrificio di tanti soldati sardi caduti nella Prima guerra mondiale. “Trincea” è un testo breve. Un atto unico che ricorda l’assurdità dei conflitti. Di tutti i conflitti. Nella postazione del Parco uomini ignari del senso autentico della loro missione spiano il nemico da una feritoia. Osservano e aspettano. Aspettano e s’interrogano: . Prima di ogni battaglia i soldati bevevano.

  • Nazifa Bebé a Fedora, di Alberto Melis

    01/09/2016 Duração: 08min

    Un racconto di Alberto Melis dedicato alla piccola Nazifa Bebé Ahmetovic, ROM, sette anni, che nel 1988 venne investita da un furgone mentre chiedeva l’elemosina a Cagliari.

  • A fuoco dentro, un racconto di Giulio Angioni

    30/08/2016 Duração: 19min

    «Conti dell’inventario che dobbiamo fare, questi venti quadri contano gli spiccioli, ma vogliono alludere alle grandi cifre del trentennio ultimo scorso».

  • Il soldato, di Simone Rapisarda

    31/07/2016 Duração: 16min

    Un breve racconto sulla guerra di liberazione condotta da uno dei tanti giovani disposti a morire a qualunque costo pur di riconquistare la libertà per il proprio popolo. Un punto vista personale, sofferto, e a volte affollato dai fantasmi della paura. Un gesto estremo terribile per chi non vede ormai altra via, altra speranza, e non può o non vuole fuggire dalla propria terra. Un paese umiliato e offeso, continuamente sotto attacco militare e ridotto alla fame. Ecco perché un popolo massacrato da uomini bestie fuori dalla ragione non ha altra via che rispondere alla violenza con un atto disperato e violento, in un sacrificio doloroso per tutti.

  • Pregiudizio e Orgoglio di P.R. Moore-Dewey – capitoli 5 e 6

    03/06/2016 Duração: 29min

    messa in voce di Gaetano Marino edizioni petitesondes.net recensione: Pregiudizio e Orgoglio di P.R. Moore-Dewey, ovvero: la storia di Lizzy vista con gli occhi di Darcy (e Georgiana) Il grande romanzo d’amore di Jane Austen raccontato, finalmente, dal punto di vista del protagonista maschile Fitzwilliam Darcy. La lettrice e il lettore appassionati vengono condotti a ripercorrere […]

  • Pregiudizio e Orgoglio di P.R. Moore-Dewey – capitoli 3 e 4

    03/06/2016 Duração: 32min

    messa in voce di Gaetano Marino edizioni petitesondes.net recensione: Pregiudizio e Orgoglio di P.R. Moore-Dewey, ovvero: la storia di Lizzy vista con gli occhi di Darcy (e Georgiana) Il grande romanzo d’amore di Jane Austen raccontato, finalmente, dal punto di vista del protagonista maschile Fitzwilliam Darcy. La lettrice e il lettore appassionati vengono condotti a ripercorrere […]

  • Pregiudizio e Orgoglio di P.R. Moore-Dewey – capitoli 1 e 2

    02/06/2016 Duração: 35min

    Il grande romanzo d'amore "Orgoglio e Pregiudizio" di Jane Austen raccontato dal punto di vista del protagonista maschile Fitzwilliam Darcy.

  • Crimini Esemplari, spettacolo teatrale da Max Aub

    30/05/2016 Duração: 24min

    Spettacolo, reading tratto da Crimini Esemplari, dell'anno 1996. Presentato al Fringe Festival di Edimburgo. Era più intelligente di me, più ricco di me, più generoso di me, era più alto di me, più bello, più disinvolto, vestiva meglio, parlava meglio; se voi credete che queste sono scuse, siete proprio stupidi. Ho sempre pensato alla maniera di sbarazzarmi di lui. Feci male ad avvelenarlo: soffri troppo. Questo sì che mi dispiace. Avrei voluto che morisse di colpo.

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