Dataknightmare: Il Lato Oscuro Della Società Dei Dati

C'è una direttiva UE secondo la quale per combattere il terrorismo, gli abusi sui minori e le violazioni alle leggi a tutela dei consumatori i provider possono decidere cosa si può pubblicare online e cosa no. Il DataKnightmare ha delle idee al riguardo, ma secondo la Direttiva verrebbero rimosse. A volte anche la UE sbaglia di grosso.

È ora che la professione informatica si decida a crescere per essere all'altezza del ruolo che, volente o nolente, ricopre nella società. Parole al vento?

Mancano ancora tre mesi, quindi di sicuro non possiamo avere raggiunto il picco delle affermazioni a vanvera sul GDPR, ma di sicuro ci stiamo provando.Cinque cose facili da capire sul GDPR per cominciare a capirsi. (E due notiziole su Watson e DeepFakes)

Muore John Perry Barlow, ed è il segnale che l’epoca “eroica” di Internet deve finire.L’epoca del sogno anarcoide che con la scusa del “liberi tutti” ha fatto di Internet un posto dove chiunque è libero di avere tutto lo spazio e la libertà che può comprarsi.

Una pacata riflessione sulle complessità etico-culturali delle professioni progettuali nell'industria del trattamento di dati personali...

Il Garante stabilisce che il diritto all'oblio vale anche extra-UE, Google & co. devono adeguarsi. Le telecamere nascoste nei totem pubblicitari devono essere segnalate. Arriva l'Educazione Civica Digitale (ma che, davérodavéro?). Notizie di attualità, ma gratta sotto la crosta e la Resistenza è quanto mai necessaria.

L'istruttiva storia dell'allarme per un attacco missilistico che non c'era, perché riusciamo sempre a dimenticare che il verbo del design è "progettare",

Cosa fa una multinazionale come IBM per cavarsi dall'impaccio delle rivelazioni sul #datagrab di Watson Health? Ma è ovvio, diffida il giornalista dal rendere pubblici i documenti da cui quelle rivelazioni derivano. Col risultato di confermare l'autenticità delle fonti, e il proprio interesse a stipulare accordi lontano dal pubblico scrutinio. Complimenti, geni.

Qualche giorno fa il Garante per la Protezione dei Dati Personali ha pubblicato il proprio provvedimento riguardo a Rousseau, il cosiddetto "sistema operativo" del M5S, di cui mesi fa erano emerse numerose falle di sicurezza (v. 2x03 "Vieni avanti, cretino").Leggiamo insieme cosa ha trovato il Garante e capiamo perché è sbagliato dire che è un problema di incompetenza informatica. Ah, e buon anno!

Dopo 208 giorni di attesa, la ministra Lorenzin è venuta al question time per rispondere sulla questione di IBM e dei dati sanitari degli Italiani, la "madre di tutti i datagrab" e... ammette di non saperne niente. Però legge un comunicato della Presidenza del Consiglio che non dice falsità, ma fa fare al governo la figura di chi non capisce l'italiano. Le mani sono sporche di marmellata. E ora?

Una leggina passa in fretta e furia "aggiorna" la legge sulla privacy. Così il Garante può autorizzare il riutilizzo di dati "anche sensibili" senza richiedere il consenso agli interessati, mentre per il GDPR il Garante deve intervenire solo ex post. Chi ci guadagna? Forse una certa multinazionale a cui un certo politico ha promesso in omaggio tutti i dati sanitari degli italiani? Ma il 25 maggio 2018 la legge italiana potrà essere applicata solo se non in conflitto con il GDPR. E adesso cosa succederà?

Facebook mette in campo le sue IA per salvare gli aspiranti suicidi.In realtà, significa che ogni utente verrà profilato ancora più del solito (è appena uscita una ricerca su quello che gli utenti scrivono su Facebook ma non postano) e le informazioni così ottenute verranno rivendute a aziende farmaceutiche, HR, recruiter e a chiunque voglia pagare. Tranne che nell'Unione Europea. E come mai?

Nel centenario della Rivoluzione d'Ottobre (che con splendido ossimoro ricreativo fu a Novembre) dobbimo riconoscere che anche un'altra spinta propulsiva si è arrestata, quella di Internet.La rete ha perso da molti anni la sua innocenza, e continuare a ignorarlo non è più possibile per nessuno.

Con l'avvento delle applicazioni di "user recording", il capitalismo della sorveglianza ha superato il limite ultimo, trasformando il Web in un panopticon dove ogni azione di chi naviga, ogni clic, ogni movimento del mouse, viene registrata e rivenduta al miglior offerente appena viene eseguita.Il Web è diventato una palude infestata di predatori di ogni nostra informazione personale.Il Web "dinamico", quello 2.0 è diventato una scusa pietosa per installare sul nostro PC ogni sorta di software malevolo con la scusa di presentarci dei contenuti. Ma fino a che questi contenuti non sono controllati e affidabili, noi navigheremo bloccando gli script.

Non avete anche voi l'impressione che le cose stiano come accelerando, ultimamente? Come di essere su una macchina lanciata senza freni in discesa, e senza pilota?Mi riferisco al fatto che la sfrontatezza con cui la Silicon Valley ci propone le sue "soluzioni" (spesso a problemi di cui nessuno si era mai accorto) sta raggiungendo il livello della sua cialtroneria.Esagero? Facebook vuole le nostre foto osé per difenderci dal revenge porn, l'industria della sorveglianza sul luogo di lavoro è senza controllo, e Google censura preventivamente un nostro documento se l'algoritmo decide che potrebbe violare la legge.Voi come lo chiamate tutto questo? Per me è l'attacco degli algopirla.

L'Italia si dota di un sistema di riconoscimento facciale per "azioni di controllo del territorio in occasione di manifestazioni/eventi" (sic!). Un sistema in grado di gestire un database di 10milioni di volti, e una watch list in tempo reale di 100mila. Deliri cinesi? Sistemisti frustrati? Una cosa è certa: in tempo reale il sistema produrrà quasi esclusivamente falsi positivi. Ovvero lavoro inutile per gli investigatori. Proprio quello di cui c'è bisogno, no?

dice che un robot "donna" ha ricevuto la cittadinanza saudita. Dice che quel robot "donna" è stata intervistata alla conferenza Future Investment Initiative a Ryadh e ha intrattenuto la platea con sagaci battute. Quello che ci presentano come Intelligenza Artificiale è davvero intelligenza?O, forse, il pubblico cade ancora nella trappola del Turco Meccanico rispolverata dal marketing due secoli dopo

Davvero il futuro ha il volto intellettualmente sgombro di Mark Zuckerberg? Davvero l'innovazione sono un Uber, un AirBnB, un Google? Sono questi gli dèi dei nostri tempi?Per qualcuno lo sono stati, ma è già il loro crepuscolo.

Il libero mercato include la libertà di fare ciò che voglio con quel che compro; il DL Quintarelli, in discussione in Parlamento, dice proprio questo: chi produce device non può impedirmi, se voglio, di installare il software che preferisco commerciale o open source. In altre parole, non è solo Internet che deve essere neutrale, ma anche i device con cui accedo alla rete.Ma per i furbetti del "libero" mercato, sembra che la libertà del mercato sia solo quella di comprare...

Come rinnovare la PA? Ma con del software nuovo, è ovvio!No, non è la battuta dell'anno, è l'idea meravigliosa che ha in testa Mr. Team Digitale (al secolo Diego Piacentini, il megamanager Amazon che siccome ha fatto carriera nelle vendite ora viene a rivoluzionare la PA).E quindi chi pensava che caos legislativo, procedure farraginose, una burocrazia ferma al 1800 e l'incapacità di provvedere alle proprie necessità informatiche fossero cose più urgenti, si ricreda: un bell'evento pieno di giovani (mai sia che ci voglia esperienza) che lavorano gratis, qualche keyword alla moda, et voilà, la PA è servita.Certo, passato l'evento per fare davvero qualcosa si dovrà dare in outsourcing a qualche gigante USA dell'IT, ma il Team è qui per fare la rivoluzione digitale, mica l'ordinaria amministrazione.