Radio Swatt

Episodio 6 della rubrica Bikeporn di Radio Swatt. Facciamo il trip advisor delle Granfondo Italiane e nel mondo. Ovviamente riguardanti le nostre esperienze degli ultimi 10 anni. Non offendetevi se non citiamo la vostra GF preferita :).

Parliamo del main topic: calza sopra o calza sotto? E poi parliamo di bandane, cuffie, scaldacollo, base layer, giacche. Insomma parliamo del bikeporn invernale.

Nelle prossime settimane vi sveleremo tutto, ma oggi vogliamo darvi una spiegazione sul perché vogliamo iniziare questo progetto.

In questa puntata parliamo a cuore aperto con i due ragazzi dello Swatt Club. Racconti di questo 2024, episodi, pensieri passati e futuri. Verso il futuro.

Quarta puntata con il nostro Marcyvalo dove parleremo dei migliori caschi da ciclismo. Ma soprattutto come vestirli, come pulirli e perché scegliere un casco aero o leggero. E poi parliamo di quali sono i caschi più bikeporn secondo noi.

Una settimana di agonismo e finitezza a Girona, con la 360 e la 200. Un evento unico.

Direttamente da Girona, Kaiser e il Pres parlano del perché siamo a The Traka da completi novizi della disciplina.

Un atto di Panache estremo, una giornata da Leggenda. Una Roubaix che non delude mai.

Oggi abbiamo visto una gara di MOTOGP. La Milano-Sanremo, una corsa che ci fa esplodere il cuore. Un VDP gregario come Boonen, Philipsen corridore ormai da classiche, Wout sul Teide.

Ecco il racconto della trasferta di Dubai, fra cadute e il classico dominio morale della Dubai Police. Inoltre parliamo del risultato della Zwift Academy di Gaffu. (I primi 2 minuti purtroppo sono con un audio non proveniente da microfono per un errore tecnico da parte del nostro collaboratore Dubaino.)

Un'ora e trenta minuti insieme ad Asbjorn Hellemose, ex corridore della Lidl-Trek, nuovo atleta e faro dello Swatt Club. Una chiacchierata a cuore aperto, parlando delle prime corse in Danimarca, gli anni del Mendrisio, l'amicizia con Gaffu, i due anni in Trek, la fine di un sogno. E poi il futuro, con lo Swatt Club. Un futuro da costruire ed esplorare. Si parte, è iniziata la 2024.

In questa puntata parliamo del bikeporn di tutte le squadre 2024. E poi facciamo un tuffo nel passato.

E' iniziata la settimana Santa. Mattia Casse ci porta sulla pista più importante e spettacolare del circo bianco: la Streif di Kitzbuhel. Una Radio fatta di watt, stacchi, linee folli e voglia di Kitz.

Una puntata con uno dei nostri pupilli, il biatleta Tommaso Giacomel.

Un'altra discussione a cuore aperto con Federico Pellegrino, uno dei più grandi agonisti del panorama italiano del nuovo Millennio. Legnate al fisico, russi che si battono le piste da soli, tapis roulant in tripla cifra e sogni olimpici. Un'altra ora in compagnia di una leggenda che ogni volta ci lascia spunti incredibili e motivazione per continuare a praticare sport con intensità.

Parliamo dell'inizio delle gare velocità con una delle tappe più imprevedibili della Stagione di Coppa del Mondo di sci alpino. E poi critichiamo la FIS dopo aver visto la creazione della FISTV. Infine parliamo ancora della situazione Braathen e della mentalità di coloro che operano nel settore.

Insieme a Marcyvalo e il Pres si torna con il secondo episodio della nuova rubrica podcast "Bikeporn", un viaggio estetico e stilistico nel mondo del ciclismo fra telai, ruote, caschi, occhiali e tanto altro. Dopo la puntata dedicata ai telai passiamo alle ruote, il componente più importante di tutti. Un dialogo aperto e senza filtri su tutti i marchi del settore, fra componenti da sogno e bocciature. Disponibile anche su Youtube e iTunes Podcast. Shop: swattclub.com Website: solowattaggio.com Instagram: @solowattaggio - @marcyvalo Email: info@swattclub.com

Enzo Bergamo e Alessandro Tomaiuolo, due leggende dello Swatt Club. Storie di un'amicizia fondata sull'agonismo, nata a Kona. Un viaggio nel loro mondo in pieno stile veneto, fatto di chiusure ed aperture. Un viaggio che continua con The Traka e il mondo Gravel.

La Granfondo di Abu Dhabi, una gara che i local chiamano "la corsa della morte". Abbiamo capito perché. Una panoramica sul mondo ciclistico degli Emirati, una visione su questo mondo utopico dove non ti possono rubare la bici, si corre con i pro e i montepremi sono di mezzo milione di euro. Follia.