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La sentenza Mannino e la trattativa stato-mafia. Intervista con Salvatore Borsellino

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«Sono anni – dice Borsellino - che lotto per la verità e la giustizia per la strage di via d'Amelio. Da anni sostengo che ad accelerare l'assassinio di mio fratello è stato il fatto che si era messo di traverso rispetto a questa trattativa, non appena l'aveva conosciuta. E a quel punto per portare avanti quella trattativa è stato necessario eliminarlo. Ieri mi sono sentito mancare il terreno sotto i piedi, ho pensato in un primo momento che questo significasse un cadere di tutte le ipotesi sulla trattativa». Salvatore Borsellino solo in un secondo momento racconta di essersi sentito meno disorientato. «Esaminando poi, e leggendo più nel dettaglio sulla sentenza, ho visto che non si nega l'esistenza della trattativa, ma solo che Mannino vi abbia partecipato. Implicitamente la sentenza ammette l'esistenza della trattativa, anche se dovremo leggerne le motivazioni». In ogni caso Salvatore Borsellino non nasconde l'amarezza per le conseguenze la sentenza Mannino potrà avere. «Di una cosa mi sono reso conto, ieri: