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Marchionne Beat: “confessioni di un drogato da capitale”. Intervista con Sandro Trento.

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Sergio Marchionne, amministratore delegato del gruppo Fiat Chrysler (FCA), ha presentato ieri un documento “visionario” sul futuro mondiale del settore dell'auto e a cui ha voluto dare un titolo cult della beat generation (ispirandosi a William Burroghs) : “Confessions of a Capital Junkie”. Cosa sostiene Marchionne, qual è la dipendenza da capitale annunciata nel titolo? E' la dipendenza, la necessità e anche lo spreco di capitale fisso che – spiega Marchionne – hanno tutte le grandi aziende automobilistiche nel mondo: uniamoci – dice nella sostanza l'ad di FCA – perchè divisi consumiamo troppo capitale fisso e bruciamo valore per gli azionisti. Unendo le piattaforme di base “avremo benefici impossibili da ignorare”. Memos ha chiesto oggi a Sandro Trento, economista dell'Università di Trento, di commentare le parole del capo azienda della Fiat Chrysler: «Marchionne con questo documento dice agli altri leader mondiali dell'auto “possiamo risparmiare corposi investimenti in ricerca e sviluppo, 5 miliardi l'anno