Sinopse
Il nome di Luigi Capuana viene di solito affiancato a quello di Verga e De Roberto per andare a formare il trittico dei veristi siciliani. Meno conosciuto è il forte interesse che lo scrittore nutriva per le tradizioni folcloristiche e le usanze popolari; interesse che lo trasformò in abile narratore di fiabe e racconti per l’infanzia. Sono gli anni dell’Italia post-unitaria, gli anni del Pinocchio di Collodi e del Cuore di De Amicis, gli anni in cui la narrativa per ragazzi trova la sua legittimazione e il suo pubblico (soprattutto presso la borghesia). La raccolta C’era una volta… fiabe, pubblicata nel 1882, dà inizio a questo nuovo filone della produzione di Capuana. Le sue fiabe, difficilmente distinguibili da quelle della tradizione orale, si caratterizzano per un forte legame con il teatro. I nomi dei protagonisti, che spesso coincidono con i titoli, sintetizzano la natura stessa del personaggio. La fantasia e l’estro creativo, oltre che permettere a Capuana di divertirsi, gli consentono pure di superare i suoi annosi problemi finanziari. Meritano quindi sicuramente di essere ancora oggi riscoperte e lette con piacere.
Luigi Capuana nasce a Mineo il 28 maggio 1839. Tra i massimi esponenti del verismo è un fine scrittore, accademico e giornalista. Autore prolifico, compone romanzi (Profumo, Il marchese di Roccaverdina), raccolte di novelle e fiabe. Muore a Catania il 29 novembre 1915.