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Il podcast della trasmissione Memos di Radio Popolare
Episódios
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Marchionne Beat: “confessioni di un drogato da capitale”. Intervista con Sandro Trento.
30/04/2015 Duração: 29minSergio Marchionne, amministratore delegato del gruppo Fiat Chrysler (FCA), ha presentato ieri un documento “visionario” sul futuro mondiale del settore dell'auto e a cui ha voluto dare un titolo cult della beat generation (ispirandosi a William Burroghs) : “Confessions of a Capital Junkie”. Cosa sostiene Marchionne, qual è la dipendenza da capitale annunciata nel titolo? E' la dipendenza, la necessità e anche lo spreco di capitale fisso che – spiega Marchionne – hanno tutte le grandi aziende automobilistiche nel mondo: uniamoci – dice nella sostanza l'ad di FCA – perchè divisi consumiamo troppo capitale fisso e bruciamo valore per gli azionisti. Unendo le piattaforme di base “avremo benefici impossibili da ignorare”. Memos ha chiesto oggi a Sandro Trento, economista dell'Università di Trento, di commentare le parole del capo azienda della Fiat Chrysler: «Marchionne con questo documento dice agli altri leader mondiali dell'auto “possiamo risparmiare corposi investimenti in ricerca e sviluppo, 5 miliardi l'anno
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La povertà e il lavoro che non basta per uscirne. Intervista con Chiara Saraceno.
29/04/2015 Duração: 26minIl prossimo primo maggio entrano in vigore le nuove norme sugli ammortizzatori sociali volute dal governo Renzi. Ci saranno nuove tipologie di sussidio per chi perde il lavoro, nuovi acronimi (Naspi, Dis-Call, Asdi) per definirli. In che direzione si sta muovendo il welfare italiano? Verso una copertura universalistica, per tutti, oppure verso una suddivisione degli aiuti per categorie? Chiara Saraceno, sociologa, ne ha parlato oggi a Memos: «la Naspi, il sussidio per i lavoratori dipendenti che perdono il lavoro, si muove verso una logica universalistica – sostiene la professoressa Saraceno – Limitazioni sono poste, invece, nell'indennità per i collaboratori coordinati e continuativi (Dis-Call) che ad esempio esclude le partite Iva. Ci sono poi altri provvedimenti come l'Asdi (assegno di disoccupazione per chi ha esaurito i benefici previsti dalla Naspi) che vanno nella direzione della categorializzazione». Oltre all'aiuto e ad un reddito per chi perde il lavoro, c'è poi il tema del sostegno per coloro che s
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La Seconda Repubblica attraverso la biografia del Parlamento, tra svolte e spallate alla Costituzione materiale. Intervista con Giovanni Innamorati.
28/04/2015 Duração: 25minCosa è stata, ed è, la cosiddetta “Seconda Repubblica” italiana? E' una storia lunga vent'anni ed è stata raccontata da Giovanni Innamorati, giornalista, cronista parlamentare dell'agenzia Ansa, attraverso il suo libro “Il Parlamento. Biografia non autorizzata” (Melampo Editore). Dalla legge elettorale del 1993 (il Mattarellum) alla caduta del governo Berlusconi nel 2011, alla rielezione di Napolitano nel 2013, la storia della politica istituzionale italiana è fatta di svolte e colpi inferti alla Costituzione materiale del paese. La Seconda Repubblica non nasce da un cambiamento classico di regime o di costituzione, ma da modifiche sostanziali agli equilibri di potere stabiliti dalla nostra Costituzione del 1948. E' quanto si ricava dalla cronologia di fatti e avvenimenti che Giovanni Innamorati ha ricostruito oggi a Memos.
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Principi fondamentali, articolo 21. Conversazioni sulla Costituzione. Con Andrea Pertici.
27/04/2015 Duração: 29minUndicesima puntata di “Principi fondamentali”, l'appuntamento settimanale di Memos con la Costituzione. Esaurito il ciclo dei primi dodici articoli, quelli che la Costituzione stessa definisce i “Principi fondamentali”, Memos prosegue con l'esame di altri articoli della nostra Carta. Inseriremo arbitrariamente nei princìpi fondamentali della Repubblica alcune parti del testo della Costituzione che trattano temi rilevanti come la libertà di espressione, il diritto alla salute, la libertà della ricerca e dell'insegnamento tra scuola pubblica e scuola privata; la tutela del lavoro, la libertà di impresa e i suoi limiti. Tema di oggi, l'articolo 21: la libertà di manifestazione del pensiero. Ospite: Andrea Pertici, ordinario di Diritto costituzionale all'Università di Pisa. «Con l'articolo 21 – racconta Pertici - ci troviamo tra i diritti fondamentali della Costituzione. La libertà di manifestazione del pensiero non è tra i princìpi – che sono qualcosa di ancor più generale rispetto ai diritti – ma in realtà prop
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I conti dell'Europa con la sua storia e la strage di migranti. Intervista con Giovanni De Luna.
23/04/2015 Duração: 25minL'Europa è inadeguata a capire il mondo che è nato con la fine del Novecento. E dentro quel mondo c'è la globalizzazione, gli spostamenti di milioni di persone. E' la sostanza del giudizio che lo storico Giovanni De Luna ha espresso oggi a Memos, nel giorno in cui i leader europei devono decidere come comportarsi nei confronti di migranti, profughi, richiedenti asilo dopo l'ultima strage nel canale di Sicilia. De Luna ricorda le radici dell'Europa e le differenze rispetto ad oggi. «L'Europa che nasce dopo la guerra 70 anni fa aveva un profilo culturale molto netto, un investimento etico molto forte. Tutto ciò è il contrario dell'Europa di oggi che invece è un continente esangue, estenuato, una sorta di federazione di consigli di amministrazione di aziende o di banche. Se si vuole affrontare oggi un'emergenza come quella delle migrazioni occorre tornare a quello spirito di allora». In chiusura della trasmissione di oggi lo storico Giovanni De Luna si è anche soffermato sull'anniversario del 25 aprile e sul c
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Un permesso per vivere. Proibire non serve. Intervista con Livio Pepino.
22/04/2015 Duração: 25minPermettere, anziché proibire. L'ultima strage nel Mediterraneo conferma che le politiche dell'immigrazione attuate finora e basate sul contenimento, limitazione, proibizione dell'immigrazione non servono a realizzare l'obiettivo per cui sono state decise. “Le frontiere non sono mai state così chiuse – ha raccontato a Le Monde un politologo belga, Francois Gemmene – e ciononostante non ci sono mai stati così tanti migranti”. Perchè allora le politiche proibizioniste sembrano inscalfibili? Memos ne ha parlato oggi con Livio Pepino, ex magistrato, oggi co-direttore scientifico di Diritto, immigrazione e cittadinanza, una rivista trimestrale promossa dall'Associazione Studi giuridici sull'Immigrazione (Asgi) e da Magistratura Democratica. Pepino dà la seguente definizione di proibizionismo: «Il proibizionismo è una politica di stop agli ingressi degli stranieri in un territorio. In gran parte d'Europa e in Italia abbiamo politiche di stop “sostanziale”, perchè dal punto di vista formale sono concessi degli ingr
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L'Europa senza rigore. Urgenze umanitarie dopo l'ultima strage del Mediterraneo. Intervista con Piervirgilio Dastoli.
21/04/2015 Duração: 25min“Siamo di fronte a crimini di guerra e sterminio in tempo di pace, commessi dall'Unione europea, dai suoi 28 stati, dagli europarlamentari e anche dall'alto commissariato dell'Onu. Il crimine non è episodico ma ormai sistemico , e va messo sullo stesso piano delle guerre e delle carestie prolungate”. Sono alcune frasi che ho preso dall'articolo di Barbara Spinelli, deputata europea del gruppo della sinistra unitaria, pubblicato questa mattina in prima pagina sul Sole 24 Ore, il quotidiano della Confindustria. Barbara Spinelli racconta così la strage di migranti nel Mediterraneo dell'altro giorno. E da qui comincia l'intervista di oggi a Memos. L'ospite è Piervirgilio Dastoli, europeista per storia politica e culturale, è stato assistente di Altiero Spinelli, fa parte del Movimento Federalista Europeo. «Abbiamo un dovere di solidarietà – racconta Dastoli - nei confronti di decine di migliaia di persone che fuggono ad una morte certa e l'Europa, fondata sui principi della democrazia e dei diritti, non può fare
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Principi fondamentali, articoli 10 e 11. Conversazioni sulla Costituzione. Con Lorenza Carlassare.
20/04/2015 Duração: 26minSiamo arrivati al decimo appuntamento di “Principi fondamentali. Conversazioni sulla Costituzione”. “Principi fondamentali” è un supplemento settimanale di Memos – ogni lunedì - dedicato alla Costituzione, in particolare ai suoi principi fondamentali, a quei primi 12 articoli della nostra Carta. Nella puntata di oggi ci occupiamo di due articoli – l'articolo 10 e l'articolo 11 – i cui principi sono direttamente collegati alle vicende di cui si sta discutendo in queste ore dopo l'ultima strage di migranti che si è compiuta nel mare Mediterraneo. L'ospite di oggi è Lorenza Carlassare, professoressa emerita di diritto costituzionale all'Università di Padova. La conversazione di oggi parte dal diritto d'asilo riconosciuto ai cittadini stranieri così come stabilito dall'articolo 10 della Costituzione. «Sul diritto d'asilo l'Italia non ha mai fatto ciò che doveva. Ricordo – racconta Carlassare - ciò che accadde dopo il golpe di Pinochet in Cile e la caduta di Allende. C'erano allora moltissime persone, cittadini ci
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Mani Pulite, storia di una speranza. Intervista con Gherardo Colombo.
16/04/2015 Duração: 28min«Ho scritto questo libro contro il rischio che cali l'oblio su Mani Pulite». Sono le parole di Gherardo Colombo a Memos. «Ho cominciato a fare il magistrato nel 1974 - racconta Colombo - e in oltre trent'anni mi è successo più volte di avvicinarmi a questo sistema della corruzione: prima con la scoperta della loggia P2 nel 1981 e dei fondi neri all'Iri nell'84-85 e poi con Mani Pulite. Una constatazione che ho potuto fare, e che è stata via via confermata nel tempo, è stata quella per la quale per quanti sforzi si facessero non c'era niente da fare: prima di Mani Pulite le indagini quasi non si riusciva ad iniziarle. Se i processi per la P2 e i fondi neri dell'Iri fossero rimasti a Milano, e non trasferiti a Roma, sono sicuro che Tangentopoli sarebbe stata scoperta in anticipo di anni, rispetto al 1992». Gherardo Colombo racconta così a Memos la storia del suo impegno di magistrato, di membro del pool di Mani Pulite, che ha raccolto in un libro uscito in queste settimane dal titolo: “Lettera ad un figlio su
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Disuguaglianze alimentari: in un mondo squilibrato affamati e sovrappeso coesistono. Intervista con Alessandro Bànterle.
15/04/2015 Duração: 25minCom'è possibile che a fronte di 800 milioni di persone affamate nel mondo ci sia oltre un miliardo e mezzo di persone sovrappeso? E' il mercato, bellezza! Come funziona, allora, il mercato del cibo, com'è strutturato, come si decide quanto produrre e come si formano i prezzi? Memos ne ha parlato con l'economista Alessandro Bànterle che insegna economia e politica alimentare all'Università degli Studi di Milano.
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In memoria di Ion Cazacu. Con Florina Cazacu.
14/04/2015 Duração: 24minIon Cazacu fu ucciso dal suo datore di lavoro che gli diede fuoco perchè non sopportava che Ion rivendicasse i propri diritti. Cazacu aveva 40 anni quando il 14 aprile del 2000 morì per le ustioni che coprivano gran parte del suo corpo. Veniva dalla Romania, era ingegnere, ma a Gallarate trovò solo un lavoro da piastrellista. “Di questa infamità vergognosa noi, spettatori spesso indifferenti, siamo del tutto colpevoli”: sono le parole di Dario Fo che insieme a Florina Cazucu, figlia di Ion, ha scritto un libro che racconta la storia dell'ingegnere venuto dalla Romania. “Un uomo bruciato vivo” (Chiarelettere) è il titolo del libro. Florina è stata ospite oggi a Memos.
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Principi fondamentali, articolo 11. Conversazioni sulla Costituzione. Con Luigi Bonanate.
13/04/2015 Duração: 29minNona puntata di “Principi fondamentali”, l'appuntamento settimanale di Memos con la Costituzione. Ogni lunedì Memos racconta uno dei primi dodici articoli della nostra Carta fondamentale. Tema di oggi, l'articolo 11: il ripudio della guerra. Ospite: Luigi Bonanate, ordinario di Relazioni internazionali all'Università di Torino. «E' uno degli articoli più belli della nostra Costituzione», sostiene Bonanate. «La discussione nell'Assemblea Costituente – racconta il professore - fu quasi unanimemente concorde sulla formulazione dell'articolo 11. Togliatti insistette moltissimo sull'importanza delle denuncia più radicale possibile della guerra. La Dc di sinistra, di Dossetti e altri, fu assolutamente consenziente con questa impostazione. Insieme andarono alla ricerca del verbo più perentorio e più forte che si potesse immaginare e “ripudiare” rappresentava il rifiuto totale, senza scappatoie, della guerra». Di Luigi Bonanate sul tema vi segnalo: “Guerra e pace”, Franco Angeli, 1994 - Una storia del pensiero politi
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La trappola dell'austerità sull'Italia e l'Europa. Intervista con Gustavo Piga.
08/04/2015 Duração: 29minGustavo Piga, economista, insegna all'Università di Roma Tor Vergata. E' stato tra i promotori della campagna per il referendum contro il “fiscal compact”, l'accordo del 2011 tra i governi europei che impone bilanci strutturali in pareggio e automatismi ferrei per tagliare i deficit e ridurre i debiti pubblici. Piga analizza la trappola dell'austerità in cui è ancora avvolta la politica economica di Renzi, stando alle ultime anticipazioni sui documenti del governo. Parla del caso greco come di un “azzardo coraggioso che può risvegliare l'Europa” grazie alle pressioni che il governo Tsipras sta cercando di esercitare sulle prassi e le norme dell'Europa dell'austerità.
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Principi fondamentali, articolo 9. Conversazioni sulla Costituzione. Con Salvatore Settis.
07/04/2015 Duração: 28minOttava puntata di “Principi fondamentali”, l'appuntamento settimanale di Memos con la Costituzione. Ogni lunedì Memos racconta uno dei primi dodici articoli della nostra Carta fondamentale. Tema di oggi, l'articolo 9: cultura e ricerca scientifica, tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico. Ospite: Salvatore Settis, archeologo e storico dell'arte. Settis è stato per undici anni (dal 1999 al 2010) direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa. «Il contenuto di questo articolo 9 – racconta il professor Settis – è molto innovativo. “E' il più originale della Costituzione”, diceva Ciampi quando era presidente della Repubblica, ed io sono d'accordo. E' interessante notare che i due proponenti dell'articolo 9 siano stati Concetto Marchesi, deputato comunista, anziano professore di latino, e Aldo Moro, giovanissimo giurista democristiano». L'articolo 9 è anche l'espressione dell'incompiutezza della Costituzione repubblicana, tradita dal degrado e dalla svendita del nostro patrimonio storico-artistic
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Principi fondamentali, articolo 8. Conversazioni sulla Costituzione. Con Stefano Sicardi.
30/03/2015 Duração: 27minSettima puntata di “Principi fondamentali”, l'appuntamento settimanale di Memos con la Costituzione. Ogni lunedì Memos racconta uno dei primi dodici articoli della nostra Carta fondamentale. Tema di oggi, l'articolo 8: il principio dell'uguaglianza tra le religioni e del pluralismo confessionale. Ospite: Stefano Sicardi, ordinario di diritto costituzionale all'Università degli Studi di Torino. ..«Nel costruire la Costituzione – racconta il professor Sicardi - ci si trovava di fronte ad un fatto compiuto: i Patti Lateranensi. L'esistenza di quei patti rendeva difficile ripartire da zero nella definizione dei rapporti tra Stato e Chiesa cattolica, tra lo Stato e le altre confessioni religiose. Allora, la soluzione compromissoria che fu trovata per gli articoli 7 e 8 faceva coesistere elementi differenti. Ad esempio: si dice che le confessioni religiose sono ugualmente libere (art.8), ma ciò non significa che siano uguali. Le religioni sono uguali solo nelle loro manifestazioni; sono invece diverse – da quella c
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Pisapia e Renzi: centrosinistra, rottamazione, rotazione. Intervista con Maurizio Viroli.
25/03/2015 Duração: 26minLa decisione di Pisapia di non ricandidarsi a sindaco a Milano porta ad un inevitabile confronto tra il valore politico dell'esperienza milanese e le prospettive del centrosinistra, anche a livello nazionale. Nella puntata di ieri di Memos abbiamo definito Pisapia e Renzi come leader “vincenti” nel centrosinistra, anche se alla guida di alleanze politiche molto diverse, e per certi aspetti divergenti. Con Maurizio Viroli, politologo, professore emerito all'Università di Princeton vediamo oggi le differenze tra Pisapia e Renzi su alcuni punti specifici: l'idea che i due leader hanno delle alleanze politiche, nella grande area del centrosinistra; la pratica della formazione e della selezione della classe dirigente: “rottamazione renziana vs. rotazione alla Pisapia”. «La rottamazione – racconta Viroli – è l'atto di una persona che si ritiene migliore dei dirigenti politici che sono al potere, che governano il partito, che determinano la politica nazionale. La rotazione, invece, è una procedura che avviene per re
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Pisapia-Renzi e Cuperlo-D'Alema: i vincenti e i perdenti nel centrosinistra di oggi?
24/03/2015 Duração: 26minL'annuncio di Pisapia che non si ricandiderà a sindaco di Milano, il conflitto aperto nella minoranza Pd tra Cuperlo e D'Alema e il contrattacco di Renzi verso i “rottamati”: sono i fatti del lungo fine-settimana politico appena trascorso. Fatti importanti che si giocano tutti in casa del centrosinistra. Nella puntata di oggi di Memos, insieme a Luca Alessandrini, storico dell'Istituto Parri di Bologna, e a Paolo Segatti, sociologo politico dell'Università degli Studi di Milano, abbiamo provato a fare una ricognizione sullo stato del centrosinistra proponendo una particolare aggregazione. Da un lato i “vincenti” Pisapia e Renzi, leader diversissimi che hanno dalla loro parte un'affermazione nel proprio campo. Dall'altro i “perdenti” Cuperlo e D'Alema, in minoranza nel loro partito, sconfitti nella corsa alla guida del Pd e del paese. Infine c'è lo spazio politico a cui ambisce la “coalizione sociale” lanciata dal leader della Fiom Landini. Si tratta ovviamente di gruppi eterogenei, con elettorati che sulla ca
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Principi fondamentali, articolo 7. Conversazioni sulla Costituzione. Con Marilisa D'Amico.
23/03/2015 Duração: 27minSesta puntata di “Principi fondamentali”, l'appuntamento settimanale di Memos con la Costituzione. Ogni lunedì Memos racconta uno dei primi dodici articoli della nostra Carta fondamentale. Tema di oggi, l'articolo 7: i rapporti tra lo Stato italiano e la Chiesa cattolica. Ospite: Marilisa D'Amico, costituzionalista all'Università degli Studi di Milano. Vi segnalo due titoli di D'Amico, attinenti al tema di oggi: “Laicità per tutti”, con A. Puccio, Franco Angeli, 2009; “La laicità è donna”, L’Asino d’Oro Edizioni, 2013. L'articolo 7 ha avuto un'origine molto controversa, inizialmente con una forte spaccatura nell'Assemblea Costituente tra i democristiani, da un lato, e il fronte dell'opposizione di socialisti, comunisti e azionisti, dall'altro. Oggetto dello scontro: l'introduzione nella Costituzione repubblicana di quei Patti Lateranensi firmati da Mussolini e dal cardinale Gasparri. Uno scontro ricucito in seguito dalla “svolta” di Togliatti che - con il sì del Pci al testo diventato poi quello definitivo –
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Il tunnel della stagnazione secolare. Intervista con Paolo Onofri.
19/03/2015 Duração: 27minPaolo Onofri, economista dell'Università di Bologna, è stato consigliere economico di Prodi e Ciampi alla fine degli anni '90. Attualmente è anche segretario generale dell'associazione Prometeia, uno dei maggiori centri di ricerca e analisi macroeconomica in Italia. L'intervista a Memos comincia con una sua valutazione della strage di ieri in Tunisia da una particolare prospettiva, quella più volte sottolineata dalla stesso Prodi: la debolezza strutturale dell'Europa nei confronti dei paesi della costa sud del Mediterraneo. «L'Europa – dice Onofri – avrebbe dovuto sostenere una politica uniforme di investimenti in quell'area al fine di aumentarne il livello di sviluppo e anche la domanda di nostri prodotti, oltre a ridurre le differenze tra i redditi delle due sponde del Mediterraneo. Ho l'impressione, però, che questo tipo di strategia sia ormai passata, non più percorribile». La conversazione con Onofri si concentra poi sulla crisi economica in Europa, le difficili condizioni per la ripresa e quella che vie
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Storia criminale. L'Italia della corruzione e delle mafie nelle carte delle procure. Oggi Firenze, soltanto ieri Mafia-Capitale. Intervista con Francesco Grignetti e Gaetano Savatteri.
18/03/2015 Duração: 25minFrancesco Grignetti è un giornalista della Stampa. Gaetano Savatteri è giornalista e scrittore. Insieme hanno curato un libro uscito di recente dal titolo “Mafia capitale. L'atto d'accusa della Procura di Roma” (Melampo). La conversazione con Memos comincia dalle ultime rivelazioni dell'inchiesta di Firenze su tangenti e appalti in alcune delle principali “grandi opere” italiane. Grignetti e Savatteri raccontano le differenze e le similitudini rispetto all'inchiesta di “Mafia Capitale” che, pochi mesi fa, scoperchiò una cupola criminale a Roma nella gestione di appalti e denaro pubblico. L'organizzazione mafiosa era composta da criminalità di strada, colletti bianchi, burocrazia pubblica e imprenditori. L'intervista con i due giornalisti ripercorre i passaggi principali dell'inchiesta romana. La fonte esclusiva è quel documento importante - ricco di analisi e descrizioni – che è l'ordinanza con cui la giudice romana Flavia Costantini, a fine novembre 2014, accettò le richieste di arresto della procura guidat