Sinopse
Doveva essere un incontro per sancire la pace fra Israele e lo Stato di Palestina, ma all’improvviso tutto precipita: il presidente dell’ANP (l’Autorità Nazionale Palestinese) Arif Benaldjia inizia ad accusare gli israeliani di avere attentato alla sua vita e viene condotto via dalle proprie guardie di sicurezza.
In Medio oriente si torna subito sul piede di guerra.
Un tentativo di avvelenamento? O solo un malore? Poco importa perché la Palestina, con l’appoggio dell’Iran e dell’intero mondo islamico, concede un inquietante quanto spaventoso ultimatum a Israele: confessare al mondo intero il tentativo di uccidere Benaldjia entro cinque giorni. In caso contrario, la rappresaglia è già pronta. Da subito gli alleati storici di Israele prendono le sue difese, ma non sembra esserci spazio per ulteriori accordi. Benaldjia è in fin di vita, il tempo scorre inesorabile verso l’ultimatum, e solo una cosa può impedire un nuovo, palpabile Olocausto: una misteriosa valigetta che sembra essere l’unica soluzione alla più grave crisi mediorientale mai vista, e la speranza risiederà nei tre uomini che dovranno scortarla nel suo viaggio dagli Stati Uniti alla Siria.
Ma avranno tutt’altro che vita facile, e quella che doveva essere una semplice missione si trasformerà in un inferno.
Perché dietro a tutto sembra esserci la mano di un solo, potentissimo uomo, che potrebbe avere in pugno le sorti dell’intero Medio Oriente.
Le amicizie saranno messe a dura prova, le alleanze a rischio, i tradimenti dietro l’angolo, le ambizioni politiche davanti a tutto, in uno scenario in cui le decisioni estreme da ambo le parti sembrano essere l’unica prospettiva valida.
L’obiettivo: riportare la pace dove solo i cannoni hanno preso la parola.