Sinopse
Una grande suggestione si nasconde dietro questo celebre romanzo di Stendhal: si dice che sia stato scritto in 52 giorni tra il novembre e il dicembre del 1838 durante una volontaria reclusione dell'autore, e che non sia stato da lui scritto ma dettato parola per parola a un copista che fu l'unico autorizzato a entrare in contatto con lui in quei quasi due mesi di lavoro senza sosta. Come che sia, uno dei grandi capolavori della letteratura moderna è suddiviso in due libri e trasuda il grande amore dello scrittore nei confronti dell'Italia. Un sentimento profondo che lo portò ad approfondire i propri rapporti con nobili, militari, filosofi, poeti e artisti di ogni genere che furono fondamentali per la costruzione del carattere del protagonista, Fabrizio del Dongo, che presenta vari elementi autobiografici. Nella cornice storica della più ampia influenza di Napoleone, dove i sogni di gloria e di avventura si intrecciano ai sentimenti e agli intrighi di corte, questo romanzo racchiude i tratti stilistici tipici del miglior Stendhal e rimane uno dei libri fondamentali dell'Ottocento europeo.