Seguirà Buffet

  • Autor: Alberto Forni
  • Editora: Alberto Forni
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Sinopse

Romanzo incentrato sulle velleità artistiche di alcuni personaggi (una poetessa, uno scrittore, un pittore e un saldatore-scultore) che si lasciano coinvolgere nelle dinamiche dell’arte “con contributo dell’autore”.


QUESTO LIBRO

Ognuno di noi, nel corso dell’esistenza, si trova a doversi misurare con qualche genere di velleità artistica e spesso l’idea che si tratti appunto, soltanto, di una velleità (parola pericolosamente simile a vanità) può risultare inaccettabile.
Seguirà buffet racconta le storie di quattro personaggi: Angelo Capezzuto, dipendente comunale con l’hobby della pittura che s’imbatte in Guido Delli Colli, sedicente critico d’arte desideroso di promuoverlo sul proprio canale televisivo; Sara Gabrielli Pettinicchio, poetessa del basso lodigiano della quale si dice che non solo non abbia mai lavorato in vita sua, ma non abbia neppure preso in mano una scopa o un aspirapolvere; Ruggero Biancon, detto Roger “lo sciamano elettrico”, saldatore veneto al quale la trilogia cinematografica di Mad Max ha donato un’epifania scultorea e Andrea Amodio, calciatore e modello, che cerca nella scrittura una diversa profondità della vita, come testimoniato dal suo primo romanzo pubblicato dalla Sondrio Libri. Le vicende di questi personaggi confluiranno in un picaresco finale comune dai risvolti tragicomici: la prima edizione del premio Artista dell’anno.
Quelle di Seguirà buffet sono storie che riguardano ognuno di noi, nelle quali ciascuno potrà ritrovare una piccola parte di sé, perché insomma, diciamocelo, alla fine, tutto considerato, siamo o non siamo tutti un po’ artisti?


“Le recensioni incrociate, o mai negative, nell’ambiente dell’editoria partecipata erano una sorta di regola non scritta, e rispettata da tutti, frutto di una lunga consuetudine. Perché così come in un club di scambisti nessuno oserebbe lamentarsi dell’inadeguato livello estetico dei propri partner, nel mondo degli editori partecipati nessuno si sarebbe mai permesso di parlar male del libro di una casa editrice affine, col rischio di subire una reazione di pari intensità e innescare magari una spirale negativa che avrebbe portato a una inutile corsa al massacro. Attraverso il sistema delle recensioni mai negative, invece, si era instaurato un ciclo virtuoso in cui la sfida, dal piano delle critiche, si era trasferita in maniera proficua a quello delle lodi."