Sinopse
Ernesto Ragazzoni (1870-1920), novarese di Orta, figura anticonformista e poliedrica, dopo il diploma di ragioniere fu impiegato alle ferrovie, giornalista, poeta e prosatore serio e umorista, saggista intelligente e profetico, la sua poesia si fece beffe di tutti e di se stesso in primo luogo, con un umorismo da cui trapela spesso una vena amara e tormentata, resa attraverso uno stile moderno in cui è frequente il bisticcio di parole, l’assonanza, la rima interna, da lui considerati come contestazione della banalità dell'espressione tipica della borghesia del tempo. La poesia di Ragazzoni era spesso un suo modo di contestare la sacralità stessa dell’arte poetica. Per questo piacque poco ai critici seriosi e idealisti, per questo fu anche poeta parodistico, prendendo liberamente spunto dai versi dei grandi del passato per dar loro nuova veste giocosa e provocatoria, manifestazione costante della sua esperienza artistica e vitale.