Sinopse
Opera di Molière portata in scena per la prima volta nel 1664, presenta i tratti distintivi tipici delle farse di uno dei più brillanti commediografi nella storia del teatro francese. Originariamente composta in tre atti, intervenne addirittura re Luigi XIV a imporre che l'opera venisse corretta, ampliata di due atti e una revisione del finale. Sotto la lente d'ingrandimento dell'autore c'è come sempre la nobiltà francese seicentesca, della quale il Tartufo è l'ipocrita emblema: un uomo che vive apparentemente una cieca e devota amicizia nei confronti di Orgone ma che alle sue spalle trama per approfittare della sua posizione e infine tradirlo. Vizi e difetti di un'intera classe sociale sono volutamente presentati in modo esagerato, e questa commedia è stata talmente amata nella storia da essere ripresa anche da Stendhal ne 'Il rosso e il nero' (Fermento 2015). Molière per quest'opera venne abbondantemente criticato dalla corte e dal clero parigino: segnale che la sua satira irriverente nei confronti dei vizi di chi si crede depositario di ogni virtù, già all'epoca, aveva colto nel segno. All’'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "Indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.