Sinopse
Il racconto prende le mosse dall’anno 801: Carlo Magno ricorda, davanti al fuoco, la sua vita, rivede la sua ascesa al potere. Tutto prende le mosse da un lontano giorno d’inverno, dall’incontro nel 754 con il Papa. Stefano II ha traversato le Alpi per parlare a Pipino il Breve e tutta la corte franca va incontro, a cavallo, al Papa. Il giovane Carlo vedrà, con immenso stupore, suo padre. l’eroe di mille battaglie, inginocchiarsi e rendere omaggio a un uomo mingherlino e disarmato. Per tutta la vita avrà negli occhi quella scena e quando il Papa chiederà aiuto lui non saprà dirgli di no. A qualsiasi prezzo, anche a prezzo del suo cuore. Il racconto si concentra su Carlo e Ermengarda, la figlia di re Desiderio, sul matrimonio e sul grande amore che nasce tra i due. Nonostante la tragedia si abbatta su loro e sui loro popoli, quel forte sentimento alla fine prevarrà. I due sposi non si incontreranno mai più, ma resteranno legati per l’eternità, vittime della macchina della politica, della ragion di Stato. Il libro si conclude con una sezione dedicata al giorno d’oggi e alle certezze dell’indagine storica, con un caldo, pressante invito a visitare alcuni luoghi dell’Italia del Nord, tra Pavia, Brescia e Cividale del Friuli. Se il mondo longobardo non ha lasciato molte tracce di sé, in queste città rivive infatti, intatto, tutto il fascino della corte di re Desiderio. Si possono persino risentire, immortali, i sospiri e i battiti del cuore dell’infelice Ermengarda.