Memos

  • Autor: Vários
  • Narrador: Vários
  • Editora: Podcast
  • Duração: 450:01:10
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Informações:

Sinopse

Il podcast della trasmissione Memos di Radio Popolare

Episódios

  • Principi fondamentali, conversazioni sulla Costituzione.

    09/11/2015 Duração: 29min

    Memos vi ripropone in questa stagione, a partire da oggi, le interviste sui principi fondamentali della Costituzione trasmesse tra febbraio e i giugno scorsi. Ogni puntata ha per oggetto uno o più articoli dei primi 12 della nostra Costituzione: la repubblica fondata sul lavoro, la sovranità popolare, i diritti inviolabili, la libertà, la solidarietà, l'uguaglianza, il ripudio della guerra, lo stato e la religione. Gli ospiti della puntata che vi riproponiamo oggi sono Carlo Smuraglia, giurista, prendente dell’Anpi, e il costituzionalista Paolo Caretti. Tema: le radici della Costituzione nella Resistenza e l’articolo 1. La prossima puntata, con Valerio Onida e l'articolo 2, andrà in onda lunedì 23 novembre alle 13.

  • La sentenza Mannino e la trattativa stato-mafia. Intervista con Salvatore Borsellino

    05/11/2015 Duração: 30min

    «Sono anni – dice Borsellino - che lotto per la verità e la giustizia per la strage di via d'Amelio. Da anni sostengo che ad accelerare l'assassinio di mio fratello è stato il fatto che si era messo di traverso rispetto a questa trattativa, non appena l'aveva conosciuta. E a quel punto per portare avanti quella trattativa è stato necessario eliminarlo. Ieri mi sono sentito mancare il terreno sotto i piedi, ho pensato in un primo momento che questo significasse un cadere di tutte le ipotesi sulla trattativa». Salvatore Borsellino solo in un secondo momento racconta di essersi sentito meno disorientato. «Esaminando poi, e leggendo più nel dettaglio sulla sentenza, ho visto che non si nega l'esistenza della trattativa, ma solo che Mannino vi abbia partecipato. Implicitamente la sentenza ammette l'esistenza della trattativa, anche se dovremo leggerne le motivazioni». In ogni caso Salvatore Borsellino non nasconde l'amarezza per le conseguenze la sentenza Mannino potrà avere. «Di una cosa mi sono reso conto, ieri:

  • Renzi, i commissari e la sinistra. Intervista con Luca Alessandrini.

    04/11/2015 Duração: 30min

    Piovono commissari sulla politica italiana. E a mandarli è il capo del governo Renzi. Negli ultimi giorni si è parlato molto di commissari, anche per alcune coincidenze temporali come la decadenza di Marino da sindaco di Roma e la fine dell'Expo. La cacciata di Marino dal Campidoglio ha portato alla nomina al suo posto, come prevede la legge, di un commissario prefettizio al comune di Roma, Francesco Paolo Tronca, fino ad un attimo prima prefetto di Milano Quasi contemporaneamente la chiusura dell'Expo milanese è stata accompagnata dalla celebrazione del rito ambrosiano dei grandi eventi e del suo sacerdote, Giuseppe Sala (amministratore delegato di Expo Spa) che è stato anche commissario unico del governo per l'Expo. Sala sta riempiendo le cronache politiche di questi giorni anche perchè da commissario del governo si appresterebbe a diventare candidato sindaco di Milano. E gli altri commissari, chi sono? Un paio di mesi fa il governo ha nominato il prefetto di Roma Franco Gabrielli commissario unico per il

  • A chi serve il lavoro “debole”? Intervista con Walter Cerfeda

    03/11/2015 Duração: 28min

    I lavoratori poveri in Italia sono cresciuti di quasi il 50% tra il 2008 e il 2013. Lo ha raccontato il presidente dell'Inps Tito Boeri nella sua relazione annuale presentata al parlamento l'8 luglio scorso. I lavoratori poveri in Italia sono 2 milioni e 640 mila tra i dipendenti e 756 mila tra gli autonomi. Lo dicono i dati dell'Istat riferiti al 2011 e contenuti in un rapporto del Cnel del 2014. Sono soprattutto i giovani a subire questa condizione di lavoro a rischio povertà. Sono lavoratori e lavoratrici “deboli”, indeboliti nella possibilità di “assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa”, come recita l'articolo 36 della nostra Costituzione. Ma il lavoro “debole” è anche quello con meno diritti e garanzie: è debole il lavoro più facilmente licenziabile, demansionabile, controllabile come è quello che risulta dalle nuove norme contenute nel Jobs Act. A chi serve, allora, il lavoro debole? A quale idea dello sviluppo di un paese risponde? Memos ha girato queste e altre domande ad un si

  • Lezione di antimafia: Nando dalla Chiesa

    02/11/2015 Duração: 39min

    Prima appuntamento del ciclo "Lezioni di antimafia" con la Scuola di Formazione politica Caponnetto e coordinato da Lele Liguori. La lezione tenuta da Nando dalla Chiesa si è svolta nell'Auditorium di Radio Popolare il 26 ottobre 2015. Ascolterete la sintesi della lezione curata da Lele Liguori.

  • Il caso Marino e le divisioni nel Pd. Intervista con Walter Tocci.

    29/10/2015 Duração: 27min

    La vicenda di Ignazio Marino, il sindaco dimissionario di Roma, è sempre più vicina ad una nuova svolta. E' questione di ore per l'atteso annuncio di Marino, la sempre più probabile revoca delle dimissioni. Il caso Marino ha raccontato molto in questi ultimi mesi della storia di un intero partito, il partito democratico. Ci sono state divisioni, spaccature, riposizionamenti tra i vari esponenti del Pd proprio sulla figura del sindaco della capitale. Ma non è stata solo la vicenda Marino a dividere il partito in quest'ultima stagione: su jobs act e “riforme” costituzionali lo scontro è stato duro. Le tensioni nel Pd non hanno mai messo in discussione la tenuta del segretario Renzi, hanno provocato solo qualche abbandono (l'ultimo di ieri, di Corradino Mineo). Negli ultimi giorni, però, c'è stato chi – come il prodiano Franco Monaco – ha evocato lo spettro di una scissione. Come sta, allora, il Pd? In che condizioni si trova il partito nato otto anni fa, il 14 ottobre del 2007 con l'elezione alle primarie di W

  • Angela Merkel, è in bilico il potere della cancelliera? Intervista con Angelo Bolaffi.

    28/10/2015 Duração: 28min

    Vacilla il potere della cancelliera tedesca Angela Merkel? Tre mesi fa, nel pieno della crisi greca, niente lo avrebbe fatto supporre. La cancelliera tedesca aveva avuto la forza di imporre la sua linea a tutta l'Europa con un nuovo piano di austerità scaricato sulla spalle del governo di Atene, e dei greci. I sondaggi davano Merkel e la Cdu-Csu in crescita: a metà agosto avevano raggiunto il massimo dalle elezioni del 2013 del 42,6%. Oggi la situazione è diversa. Gli ultimi sondaggi danno la Cdu-Csu al 36,9%, un crollo rispetto ad agosto, anche se il partito della cancelliera resta saldamente il primo in Germania. Cosa è successo in questi tre mesi? Due fatti molto importanti. Il primo, lo scoppio dello scandalo Volkswagen, la truffa sui dati delle emissioni inquinanti delle auto prodotte dal colosso di Wolfsburg. Il secondo: la guerra intestina alle dc tedesche (la Cdu nazionale e la Csu bavarese) sulle politiche di accoglienza dei profughi in fuga dalla Siria decise dalla cancelliera Merkel. Il capo della

  • Unicredit: perchè Palenzona, indagato dalla Dda di Firenze, non viene “dimissionato”? Intervista con Giorgio Meletti.

    27/10/2015 Duração: 28min

    Succede che il numero due di una delle maggiori banche d'Europa finisca indagato con l'accusa di aver aiutato un imprenditore in odore di mafia. Succede che il numero due della stessa banca resti saldamente al suo posto, almeno finora, nonostante sia indagato. Perchè nessuno chiede le sue dimissioni? ..Mettiamoci i nomi a questa storia. La grande banca europea in questione è Unicredit. Il numero due è Fabrizio Palenzona, vicepresidente. L'imprenditore in odore di mafia è Andrea Bulgarella, trapanese trapiantato in Toscana considerato dal Ros dei Carabinieri vicino al capo di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro. Le indagini sono della procura antimafia di Firenze e le ipotesi di reato a carico di Palenzona sono: associazione per delinquere, truffa e appropriazione indebita aggravati dal favoreggiamento alla mafia. Gli avvocati di Palenzona definiscono la vicenda un “clamoroso travisamento della realtà”. Memos ha ospitato oggi Giorgio Meletti, giornalista economico del Fatto Quotidiano. Perchè nessuno, di quelli

  • Lezioni di antimafia. Presentazione del ciclo che inizia stasera nell'Auditorium di Rp.

    26/10/2015 Duração: 20min

    Il ciclo “Lezioni di antimafia” che inizia oggi è un progetto della Scuola di Formazione Politica “Antonino Caponnetto” che Radio Popolare ha accolto e ha deciso di promuovere. L'idea è semplice quanto impegnativa: per combattere le mafie bisogna conoscerle, studiarle, uscire dai luoghi comuni e dalle rappresentazioni semplicistiche. Le lezioni cercheranno di raggiungere questo obiettivo. Si comincia stasera, come dicevamo, con l'introduzione al corso di Nando dalla Chiesa, che è anche presidente della Scuola “Antonino Caponnetto”. Le lezioni verranno poi trasmesse – in una sintesi ampia – il lunedì successivo all'appuntamento in Auditorium, a partire dalle 12:50 circa nello spazio di Memos. Il ciclo è aperto a tutti ed è gratuito. Vi terremo informati sulle prossime lezioni attraverso il nostro nuovo sito radiopopolare.it e in onda. Infine, con l'avvio delle “Lezioni di antimafia” cambia il palinsesto di Memos: il lunedì sarà dedicato, in modo alternato, alla trasmissione della sintesi delle lezioni in Audit

  • Rosarno, il riscatto di una generazione. Intervista con Serena Uccello.

    22/10/2015 Duração: 27min

    «Con “Generazione Rosarno” ho cercato di raccontare quella che può essere in questo momento la nuova frontiera della lotta alle mafie». Serena Uccello, giornalista del Sole 24 Ore, autrice di inchieste sulla criminalità economica parla in questo modo del suo ultimo libro, edito da Melampo. «Rosarno – dice - è una terra straordinaria e di grandi contraddizioni: da un lato c'è un'associazionismo che lavora sui quartieri, con i migranti e che ha una vocazione all'impegno molto forte; dall'altro c'è un'assenza altrettanto forte di qualsiasi percezione dello stato e di ciò che significa lo stato». La “Generazione Rosarno” raccontata da Serena Uccello è quella degli studenti del liceo “Raffaele Piria”. Sono ragazzi e ragazze che si portano sulle spalle il peso di vivere in quella Calabria terra di 'ndrangheta e che allo stesso tempo sono protagonisti di un riscatto possibile. «Il liceo Piria – dice - rappresenta la presenza dello stato. Quella scuola è stata trasformata rispetto alla condizione di abbandono in cui

  • Bergoglio, il Sinodo e i “family day”. Intervista con Iacopo Scaramuzzi.

    21/10/2015 Duração: 28min

    La Chiesa di Jorge Maria Bergoglio farà da sponda ai vari “Family Day” oppure sarà un argine alla protesta dei cattolici conservatori contro l'allargamento di diritti fondamentali agli omosessuali? Per capirlo bisognerà leggere le conclusioni del Sinodo sulla famiglia, la grande assise della Chiesa cattolica (oltre trecento tra cardinali, patriarchi, arcivescovi, vescovi e sacerdoti) convocata ai primi di ottobre dal Papa e che si chiuderà nel prossimo fine settimana. Ma in attesa delle conclusioni ufficiali si possono fare delle ipotesi. In questo ci aiuta il vaticanista Iacopo Scaramuzzi che è stato ospite oggi a Memos. «Credo – dice Scaramuzzi - che la Chiesa di Bergoglio non sarà a fianco, per usare un'immagine, del Family Day (FD). Un esempio: nel 2007 il cardinale Camillo Ruini, spalleggiato da Benedetto XVI, fu un protagonista del FD in piazza San Giovanni. Pochi mesi fa, invece, c'è stato un FD e monsignor Nunzio Galantino, segretario della Cei molto vicino a Papa Francesco, ha tolto l'adesione dei ve

  • Austerità addio? La finanziaria 2016 di Renzi rinvia la svolta. Intervista con Guglielmo Epifani.

    20/10/2015 Duração: 27min

    La legge di stabilità del governo Renzi, a quasi una settimana dall'approvazione del Consiglio dei ministri, non è ancora arrivata in Parlamento. Non esiste quindi ancora un testo ufficiale a disposizione delle Camere. Lo conferma a Memos Guglielmo Epifani, deputato del Pd, presidente della Commissione attività produttive. La svolta dell'uscita dall'austerità, più volte promessa da Renzi, neanche quest'anno è arrivata con la legge di stabilità. Epifani, però, vede ugualmente dei segnali “espansivi”: «C'è un carattere espansivo – dice Epifani - perchè la legge di stabilità evita che scattino le cosiddette clausole di salvaguardia, cioè l'aumento dell'Iva e delle accise, e lo fa non attraverso tagli di spesa, ma grazie ad un aumento della flessibilità sul debito concessa dall'Europa». Cosa manca a questa manovra? «La vera critica da fare alla finanziaria – racconta Epifani - riguarda il Mezzogiorno. In questi anni la distanza tra il Sud e il resto del paese è aumentata. Il Sud si sta lentamente desertificando.

  • Genova 1989, il blocco del porto. La protesta dei camalli contro la privatizzazione. Intervista con Antonio Benvenuti.

    19/10/2015 Duração: 29min

    L'anno del crollo del Muro di Berlino segna una svolta anche per i lavoratori portuali in tutta Italia. Genova, in particolare, diventa il centro di una mobilitazione nazionale che durerà alcuni mesi. Il governo di Ciriaco De Mita, il leader della Dc di allora, vuole di fatto privatizzare un lavoro che da decenni sta sotto le insegne del “servizio pubblico”. Sarà una protesta lunga, con il porto sotto la Lanterna bloccato per mesi. In questa storia ci sono tutti gli ingredienti delle grandi trasformazioni del lavoro di quell'epoca: la globalizzazione dei traffici, i cambiamenti tecnologici, la pressione degli interessi delle grandi compagnie private di navigazione. Antonio Benvenuti, ospite oggi a Memos, è il console dei camalli del porto di Genova ed è un protagonista di quella protesta del 1989. Benvenuti è diventato socio della Compagnia dei lavoratori del porto nel 1974. «Allora – racconta il console dei camalli - diventare socio della Compagnia era un ruolo ambito. Si faticava molto, ma si guadagnava ben

  • Ttip, Tpp: i trattati della nuova globalizzazione americana. Intervista con Marcello De Cecco.

    15/10/2015 Duração: 26min

    Un trattato già firmato (Tpp) e un altro ancora in alto mare (Ttip). In gioco c'è la riscrittura delle regole della globalizzazione economica e gli Stati Uniti sono gli attori principali su entrambi i tavoli. Una decina di giorni fa Washington ha chiuso l'accordo con il Giappone e nove paesi dell'area del Pacifico, Cina esclusa. Siamo invece ancora nella fase delle trattative con l'Unione Europea. E' finita l'era del Wto, l'organismo multilaterale di 161 paesi fondato vent'anni fa? Perchè gli Stati Uniti preferiscono trattare accordi di libero scambio “bilaterali”, con specifiche aree del mondo, e non muoversi all'interno di intese globali, multilaterali? Memos ne ha parlato oggi con Marcello De Cecco, economista prima alla Scuola Normale di Pisa e poi alla Luiss di Roma. A proposito del Ttip, De Cecco ha un'idea precisa, lo ha scritto di recente e lo ha confermato a Memos: “l'obiettivo del trattato è fungere da veicolo per indebolire definitivamente le strutture dello stato sociale a vantaggio delle grandi i

  • Corruzione vs. diritti e Costituzione. Intervista con Alberto Vannucci.

    14/10/2015 Duração: 26min

    Alberto Vannucci insegna Scienza politica all'università di Pisa. La corruzione politico-amministrativa e le organizzazioni criminali sono i suoi principali campi di ricerca. Dal 2010 coordina il Master universitario in “Analisi, prevenzione e contrasto della criminalità organizzata e della corruzione”, progettato con “Libera” e “Avviso pubblico”: «stiamo cercando insieme di formare dei “professionisti dell’etica”, come li definisce don Luigi Ciotti, capaci di unire passione civile e competenze». Vannucci, ospite oggi a Memos, è anche presidente di Libertà e Giustizia. La conversazione inizia dal tema della corruzione, reso ancora di più attuale – se mai ce ne fosse stato bisogno - dagli arresti di ieri alla Regione Lombardia con il numero due della giunta Maroni, Mario Mantovani, accusato di corruzione aggravata, concussione e turbativa d'asta. «La corruzione è un depredare risorse comuni ad opera di pochi», spiega Vannucci utilizzando una definizione sociologica. «Risorse che a volte si quantificano in term

  • Roma, l'oblio sui bisogni della città e gli “scontrini fumanti” dell'ex sindaco. Intervista con Christian Raimo.

    13/10/2015 Duração: 29min

    Che cosa insegna la vicenda di Roma di questi ultimi mesi: dalle dimissioni del sindaco Marino, tornando indietro all'inchiesta “mafia-capitale”, alle elezioni romane del 2013? Memos lo ha chiesto a Christian Raimo, giornalista scrittore e insegnante, romano. «Quella di Roma – dice - è una vicenda che mette insieme molte delle debolezze della politica italiana: la debolezza di una città grande, estesa, difficile da amministrare; la debolezza dei partiti (pd, sel) che non riescono a fare da traduttore di quelle che sono le istanze di cambiamento; la debolezza di una riforma morale della politica che non può essere fatta a colpi d'accetta; e infine, la debolezza di una domanda di politica dal basso che però non riesce a trovare una sintesi». Raimo descrive Roma come una città con due facce: «c'è una città con il centro storico, sempre più turistica, gentrificata, più disneyland, in cui vivono poco meno di un milione di persone; c'è poi un'altra città, di due milioni di abitanti, che è un'immensa periferia che o

  • Napoli, vent'anni fa la dismissione dell'Ilva di Bagnoli. Intervista con Ermanno Rea.

    12/10/2015 Duração: 28min

    «La dismissione dell'Ilva ha riguardato non solo una fabbrica, ma forse una città intera». E' il giudizio che Ermanno Rea - autore del celebre romanzo “La dismissione” - ha riproposto oggi a Memos a distanza di vent'anni dalla chiusura di Bagnoli. Che differenza c'è tra Bagnoli e la Torino del 1980, la Fiat dei 35 giorni di sciopero che abbiamo raccontato lunedì scorso con Diego Novelli? «La classe operaia è stata umiliata in entrambi i casi – dice Rea - con la differenza che la Fiat non è morta mentre l'Ilva sì. La classe operaia a Napoli è stata completamente spazzata via, non ha più avuto voce in capitolo e una parte cospicua della città è stata messa allo sbaraglio». ..Rea racconta l'origine della storia centenaria della fabbrica dell'acciaio napoletana: «L'Ilva nasce all'inizio del secolo scorso con una missione salvifica rispetto alla città: dare lavoro ed essere un argine contro la camorra. E anche successivamente – nel dopoguerra - la fabbrica doveva compiere la sua missione di bonificare il vicolo,

  • Contratti di lavoro ad personam? A cosa serve cancellare il contratto nazionale? Intervista con Luigi Mariucci.

    08/10/2015 Duração: 28min

    Che fine farà il contratto nazionale di lavoro? Sembra proprio che gli industriali non ne vogliano più sapere e per questa ragione hanno fatto saltare le trattative con i sindacati sul nuovo modello contrattuale. «Eppure, negli anni '60 – quando il contratto nazionale fu introdotto - gli industriali lo richiedevano come forma di garanzia contro la concorrenza sleale», ci racconta Luigi Mariucci, giurista del lavoro all'Università Ca' Foscari di Venezia. Erano gli anni della crescita e del boom economico. Oggi non è più così e di fronte alla crisi gli industriali vogliono recuperare competitività riducendo i salari. E' la ricetta di sempre, ripetuta come un mantra negli ultimi 30 anni. E allora ridimensionare il contratto nazionale – garanzia di una retribuzione minima per i lavoratori - diventa uno strumento per arrivare a quella riduzione dei salari. Ma in gioco – insieme ai salari – c'è un intero sistema di diritti e di garanzie custoditi nel contratto nazionale di lavoro. «Sono i diritti sociali del lavoro

  • “Lo spirito di questa nuova Italia della politica: più potere ai nominati, meno alla stampa e ai cittadini”. Nadia Urbinati, politologa.

    07/10/2015 Duração: 27min

    Proviamo a mettere in fila alcuni provvedimenti votati in parlamento negli ultimi mesi, o ancora in discussione (dalla legge elettorale alla delega sulle intercettazioni alle modifiche alla Costituzione). Fatto? Ecco, se li si considera in maniera combinata allora si può arrivare ad una constatazione, preoccupante: e cioè che tutti contengono una tendenza a restringere il campo di espressione – in senso lato - dell'opinione pubblica, dei cittadini. Una serie di “bavagli” (chiamiamoli così) alle nostre possibilità di farci sentire, contare, essere nelle condizioni migliori per scegliere. E' questo il tema della puntata di oggi di Memos con Nadia Urbinati, politologa alla Columbia University di New York. «Non so – racconta Urbinati a Memos – se sia un progetto malevolo o con una regia centrale, tenderei ad escluderlo. Però, lo spirito del nostro governo, e di questa fase della politica italiana, è un po' quello di consolidare il potere di coloro che sono stati nominati, eletti; moderare il “ficcanasismo” della

  • Questione di gender, questione di diritti. Intervista con Nicla Vassallo.

    06/10/2015 Duração: 25min

    Attenzione: la teoria del gender esiste! E' uno strumento di conoscenza che serve “ad evidenziare la differenza tra appartenenza biologica (femmine e maschi) e ruoli socio-culturali (donne e uomini)”. In quanto strumento di conoscenza delle differenze la teoria del gender può contribuire a superare pregiudizi, stereotipi, quasi sempre alle base di discriminazioni e negazione dei diritti. La destra cattolica, invece, vuole mettere al bando la teoria del gender: “proteggete e preparate i vostri figli a fronteggiarla”, ha scritto in un vademecum per i genitori il Forum delle associazioni familiari dell'Umbria, uno dei molti soggetti attivi in Italia che vedono negli insegnamenti al rispetto delle differenze un virus da combattere.« I nostri figli dovremmo educarli alla teoria del gender», racconta Nicla Vassallo, filosofa dell'Università di Genova, ospite oggi a Memos. “Più conosciamo e più siamo liberi di scegliere”, sostiene Vassallo autrice di un saggio “Il matrimonio omosessuale è contro natura. Falso!” (Lat

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