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Sinopse

Gianfranco Fabi incontra persone e personaggi che per la loro esperienza e la loro posizione possono offrire testimonianze autorevoli sulla società italiana, i suoi valori e la sua evoluzione. Banchieri, professionisti, imprenditori, professori, manager. Per augurare buona domenica agli ascoltatori.

Episódios

  • Michele Fino: tutti i saperi che si occupano del cibo ai piedi delle Langhe

    06/09/2015

    Incontriamo Michele Fino, Pro-Rettore Università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, un ateneo unico nel suo genere ai piedi delle Langhe, un polo internazionale dedicato all'enogastronomia, intesa come scienza, attività economica e pratica piacevole. La struttura è nata nel 2003, per idea di Carlo Petrini, il fondatore di Slow Food, e si propone di dare dignità al cibo e all'alimentazione interpretati come fenomeni complessi e multidisciplinari, attraverso lo studio di una rinnovata cultura dell'alimentazione. L'università possiede ora un patrimonio inestimabile, un patrimonio che legittima il nuovo concetto di qualità gastronomica che l'associazione vuole diffondere: buona dal punto di vista organolettico, sostenibile dal punto di vista ambientale, equa dal punto di vista sociale.

  • Fabrizio Zilibotti: stili educativi e conseguenze sociali

    30/08/2015

    Al giorno d'oggi gli stili educativi delle famiglie europee si dividono in due grandi gruppi. Da una parte c'è lo stile di genitorialità permissivo, un modello che caratterizza soprattutto la Scandinavia. Dall'altra parte c'è quello latino, più intrusivo e autoritario. Come ci racconta il nostro ospite Fabrizio Zilibotti, professore di professore di Macroeconomia ed Economia politica all'Università di Zurigo, i genitori agiscono in modo diverso a seconda della società in cui si trovano. In una società più diseguale, predomina il modello genitoriale che tenta di spingere alla motivazione e al successo individuale. In una società meno diseguale, come quella scandinava, viene lasciata più libertà, il che equivale a sviluppare nei figli una capacità di indipendenza e di immaginazione più forte. In particolare l'aumento della disuguaglianza di reddito è tra le cause di tale stile di genitorialità e il ruolo crescente dei genitori nell'educazione dei figli rischia di frenare la mobilità sociale, penalizzando le fa

  • Alfredo Scarfone: utilizzare le proprie tecnologie per rendere più efficiente il mondo del non profit

    23/08/2015

    Donare prodotti tecnologici d'avanguardia e di costi rilevanti alle associazioni non profit e sensibilizzare le altre aziende a fare lo stesso. Questa è la missione di SocialTechno Srl, un'impresa sociale che promuove la cultura informatica e lo sviluppo tecnologico delle organizzazioni non profit italiane favorendo sinergie con il mondo profit, per permettere al Terzo Settore di accedere all'innovazione e sfruttare i vantaggi di un uso consapevole della tecnologia. Ne parliamo con Alfredo Scarfone, fondatore di SocialTechno, partner italiano del network internazionale TechSoup Global.

  • Elio Borgonovi: l'eccellenza si deve basare sulla diffusione del know-how

    16/08/2015

    Far crescere la professionalità dei giovani e accettarli come forza propulsiva - spiega Elio Borgonovi, Professore Ordinario di Economia delle Aziende e delle Amministrazioni Pubbliche nell'Università Bocconi di Milano- rappresenta una sfida che dovrebbero affrontare sia le aziende pubbliche che quelle private. Negli ultimi anni si pone troppa attenzione alla competizione individualistica, si tende ad accentuare i meriti degli eccellenti, piuttosto che dar merito alla cooperazione. E' importante che ci sia la competizione, ma che sia regolata, valorizzando tutte le qualità delle persone. L'eccellenza si deve basare sulla competizione, ma anche sulla diffusione del know-how.

  • Alessandro Maggioni: costruire case solo se c'è un bisogno reale

    09/08/2015

    Per fare cooperazione vera bisogna stare nel mercato con professionalità ed essere radicati sul territorio. Questo è quello che pensa Alessandro Maggioni, presidente presso Federabitazione Confcooperative e responsabile del Consorzio Acli di Milano. Per il nostro ospite, fondamentale è rappresentare gli interessi di chi fa case per motivi sociali e non speculativi, costruire case solo se ci sono i soci e se esiste un bisogno reale. Tra i principali fattori che non favoriscono la trasparenza e la sicurezza del mercato c'è la scarsa chiarezza delle norme e delle leggi. Ed è in questi territori ambigui a cavallo tra urbanistica, politica e cantieristica che la criminalità organizzata cerca di infiltrarsi. Il metodo migliore per difendersi dalla mafia è realizzare gare d'appalto trasparenti e creare le condizioni per promuovere, organizzare, accompagnare i soci nel percorso di costruzione delle case e sviluppare servizi di post- consegna.

  • Giampaolo Silvestri: la cooperazione allo sviluppo è ridare dignità alle persone

    02/08/2015

    Senza cambiamento non c'è possibilità di crescita e di felicità. Questo è ciò che pensa Giampaolo Silvestri, segretario generale di AVSI, impresa sociale che fa cooperazione allo sviluppo. AVSI è nata più di quarant'anni fa a Cesena e opera nei settori dell'educazione, dell'agricoltura, della sanità, dell'ambiente, della sicurezza alimentare, dello sviluppo urbano e delle migrazioni. Per AVSI l'attenzione alla persona vale più di tutto. Più del modello organizzativo e della contabilità. Ed è anche soprattutto nelle situazioni di crisi che l'organizzazione lavora nella fase post-emergenza su iniziative concrete di ricostruzione di scuole, centri educativi e case.

  • Padre Paolo Nicelli: la natura dell'Islam

    26/07/2015

    L'incontro di oggi è con Padre Paolo Nicelli, missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME), specializzato in Islamologia, è stato a lungo negli Stati Uniti e per diversi anni nelle Filippine. Ora è a Milano e insegna all'Istituto Superiore di Scienze Religiose, oltre ad essere Dottore della Biblioteca Ambrosiana. Con il nostro ospite parliamo della natura dell'Islam, che non è solo una religione, ma ha fondato una società, una civiltà e uno Stato Islamico. L'Islam nasce dall'esperienza originaria avvenuta a Yathrib, l'attuale Medina, quando, a partire dal 622 d.C, i musulmani si sono trasferiti dalla Mecca, e Maometto ha introdotto nel mondo arabo pre-islamico l'idea dell'unico Dio. Padre Paolo Nicelli ci accompagna in un viaggio attraverso il complicato mondo musulmano, illustrandoci le diverse sfaccettature e divisioni (sunniti e sciiti), i territori dove si è maggiormente espanso l'Islam (in particolare l'Indonesia) e le relazioni tra Islam e il Cristianesimo. Per Padre Paolo Nocelli, i cam

  • Florindo Rubbettino: dalla Calabria la ribalta dei grandi pensatori liberali

    19/07/2015

    A Soveria Mannelli, un piccolo comune italiano della provincia di Catanzaro in Calabria, nasce nel 1972, ad opera di Rosario Rubbettino, la casa editrice Rubbettino. È un'impresa che segue una logica editoriale originale per i tempi, una strada poco battuta dalla grande editoria italiana: quella di innovare proponendo ai lettori italiani il filone della tradizione del pensiero liberale europeo e mondiale, in particolare la Scuola Austriaca di Economia e Scienze Sociali, con autori come Hayek, Mises e Popper. Rubbettino ha anche portato alla ribalta filosofi italiani come Dario Antiseri e Lorenzo Infantino, intellettuali che hanno dedicato gran parte della loro vita a diffondere le tesi liberiste, spesso sacrificate a causa di pregiudizi ideologici dei tempi. Di questo parliamo con il nostro ospite Florindo Rubbettino, Presidente della casa editrice e figlio dell'editore Rosario. Il Presidente ci spiega come la casa editrice dedichi fin dagli anni Ottanta una particolare attenzione alla realtà del Mezzogiorno

  • Fabrizio Onida: in Italia mancano capitalisti coraggiosi

    12/07/2015

    Siamo in un mondo nuovo, abbiamo davanti un futuro che dobbiamo costruire. Ne parliamo con Fabrizio Onida, docente emerito di Economia Internazionale all'Università Commerciale "Luigi Bocconi" di Milano e, tra le varie cariche assunte durante la sua carriera, Consigliere del CNEL. Una delle esperienze più incisive che il Professore ricorda con nostalgia è quella nel "Gruppo di Lavoro di Ancona" messo in piedi dall'economista Giorgio Fuà, per creare il cosiddetto "modellaccio", un modello econometrico piuttosto rudimentale, ma efficace, di simulazione dell'economia italiana. Momenti in cui si stimavano delle equazioni e si confrontavano i risultati econometrici ottenuti, ragionandoci insieme in un clima amichevole. Ora in Italia la situazione è completamente diversa rispetto al passato. Si è perso interesse verso l'economia reale e sono sempre meno le grande imprese e i capitalisti. Dall'altra parte, le piccole imprese si sono evolute sempre più, dando vita al cosiddetto "quarto capitalismo". La maggior part

  • Sandro Boscaini: il vino italiano tra innovazione e tradizione

    05/07/2015

    Nella zona della Valpolicella, tra Verona e il lago di Garda, la produzione di vini ha radici storiche che risalgono agli antichi romani – spiega Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola e di Federvini, associazione che riunisce alcune centinaia di produttori. L'azienda Masi agricola, nota soprattutto per il vino Amarone, è diventata di proprietà della famiglia Boscaini nel ‘700. E da allora il vino viene lavorato attraverso tecniche antiche, grazie alle quali conserva sapori e sentori di un tempo – racconta Boscaini. Recentemente, l'azienda ha raccolto una nuova sfida, diventando la prima azienda vinicola quotata in borsa. Il rapporto tra vino e finanza non è semplice perché il vino, a differenza della finanza, ha tempi naturali - continua Sandro Boscaini. Ma entrare nel mercato azionario è importante perché fa parte di quella spinta innovativa che è ormai diventata indispensabile in un settore dove la concorrenza non è più quella storica con i vini francesi, ma è rappresentata dal mer

  • Scocchia (ad L'Oréal): anche nel lavoro i valori di donne e famiglia

    28/06/2015

    Un impegno a 360 gradi in una società multinazionale con una testimonianza concreta del ruolo delle donne sui posti di lavoro e della possibilità "pur con fatica" di conciliare famiglia e lavoro. Questa la testimonianza di Cristina Scocchia, amministratore delegato di L'Oréal Italia, una delle più importanti società della grande multinazionale francese leader mondiale nei cosmetici. L'Oréal ha in Italia non solo una forte presenza commerciale, ma anche a Settimo Torinese il più grande stabilimento del gruppo, uno stabilimento la cui produzione viene distribuita in 38 paesi in 4 continenti e che ha i suoi punti di forza nella qualità, risultato di innovazione e controllo nella produzione, nella sicurezza degli ambienti di lavoro, nel minimo impatto sull'ambiente. "Anche grazie ad accordi con le autorità locali – ha affermato Cristina Scocchia - questo stabilimento sarà presto a zero emissioni di CO2". L'obiettivo strategico centrale dell'ad de L'Oréal è stato negli ultimi mesi un processo di Change Mana

  • Massimo Caputi: la ripresa dell'immobiliare parte dal patrimonio pubblico

    21/06/2015

    Nel nostro Paese è importante continuare ad investire nel mattone, perché si tratta di un'abitudine che deriva dalla nostra cultura – spiega Massimo Caputi, Vice presidente di Prelios, una piattaforma che comprende un'offerta completa di servizi di finanza immobiliare. Mentre all'estero c'è più mobilità e si affitta di più, gli italiani preferiscono essere proprietari piuttosto che cambiare casa in continuazione. A causa della crisi immobiliare - continua Caputi - il nostro Paese ha bisogno di nuove risorse, e una parte di queste potrebbero arrivare dagli investimenti nel patrimonio pubblico.

  • Di Robilant: il destino dell'Italia è portare bellezza al mondo

    14/06/2015

    Il mondo ha un grande bisogno di bellezza e l'Italia ha il destino di portare bellezza al mondo. Ma non ne abbiamo la consapevolezza, e questo ci porta ad essere i peggiori ambasciatori di noi stessi - spiega Maurizio Di Robilant - presidente della Fondazione Italia Patria della Bellezza, una onlus che ha lo scopo di definire e comunicare l'identità competitiva del nostro paese, che è rappresentata proprio dalla bellezza. Non ci rendiamo conto di aver nel mondo un ruolo e un'opportunità straordinaria - continua Di Robilant - ed è importante ridare all'Italia il senso della sua storia e del suo esistere, imparando a valorizzare le grandi risorse che abbiamo.

  • Umberto Martini (CAI): la montagna è di tutti, ma bisogna viverla in modo responsabile

    07/06/2015

    Guido Rey diceva "c'è un alpinismo possibile per tutti, per chi si riposa e per chi osa l'impossibile". Ci dovrebbe essere però un denominatore comune per chi frequenta le montagne – spiega Umberto Martini, presidente del Club Alpino Italiano l'associazione che da 152 anni si occupa della conoscenza e studio delle montagne e della difesa dell'ambente naturale. Questo denominatore – precisa Martini - è rappresentato da un uso responsabile della montagna, dalla consapevolezza che la montagna va affrontata nel modo dovuto. Al CAI appartiene anche il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico che può contare su circa 7.500 volontari e che esegue una media di 7.000 interventi annui. Si tratta di un servizio sociale rivolto alla comunità – conclude Martini – che ha il compito di provvedere alla vigilanza e prevenzione degli infortuni nelle attività alpinistiche, escursionistiche e speleologiche, al soccorso degli infortunati e al recupero dei caduti.

  • Andrea Gavosto: quale futuro per la scuola italiana?

    31/05/2015

    Il sistema educativo italiano e la mobilità sociale, questo il tema dell'incontro con Andrea Gavosto, direttore della Fondazione Agnelli, fondazione che si occupa in modo particolare della realtà sociale e dell'incidenza delle politiche pubbliche in particolare sulla scuola e la formazione. In effetti da un profilo formale il sistema educativo italiano è formalmente aperto a tutti, ma i risultati a livello di competenze non appaiono tali da risolvere il problema delle differenze sociali di partenza. Quali sono allora le misure di politica scolastica e universitaria che possono ripristinare il ruolo di "ascensore sociale" della scuola? E come si inserisce l'attuale riforma in questa prospettiva?

  • Irene Rizzoli: da oltre un secolo le alici di Parma conquistano le tavole di tutto il mondo

    24/05/2015

    Anche se Parma è molto lontana dal mare, è qui che si trova il principale distretto industriale dedicato alla conserve ittiche di specialità, in particolare le alici in scatola (da Parma arriva oltre il 70% delle alici consumate in Italia). Il tutto ha origine in un'altra città lontana dal mare: Torino. Qui nel 1890 due soci, il torinese Emilio Rizzoli torinese e il parmigiano cav. Romeo Tosi fondano la Tosi & Rizzoli, azienda dedicata alla lavorazione del pesce azzurro proveniente dalla Liguria, ma che tra i prodotti ne commercializzava diversi di origine padana: parmigiano e soprattutto conserva di pomodoro. Dopo pochi anni la società si trasferisce a Parma. Dalle ramificazione della famiglia Rizzoli e grazie alle conoscenze via via acquisite nel territorio, nascono le aziende che oggi costituiscono il nucleo di questo polo industriale: la Delicius, la Rizzoli Emanuelli, la Zarotti e L'Isola d'oro. C'è un vecchio detto che dice "L'acciuga ha dodici virtù: ogni ora ne perde una". Per questo la prima fa

  • Renato Ugo (AIRI): "La tecnologia è il motore di sviluppo dell'umanità"

    17/05/2015

    Negli anni '80 c'era una forte attenzione alla ricerca in Italia, che è però calata dopo l'ingresso del nostro paese nell'Unione Europea - spiega Renato Ugo, presidente dell'AIRI (Associazione Italiana della Ricerca Industriale). Oggi siamo gli ultimi, sia come Governo, sia come enti pubblici di ricerca. Per ripartire non servono solo soldi e strutture adeguate - continua Ugo - ma è necessario anche mettere insieme conoscenze, competenze e management. E dato che quello del ricercatore è un lavoro di gruppo, ci devono essere collaborazioni e scambi di informazioni tra colleghi. E' importante infine sfruttare i nostri punti di forza, come la creatività – conclude Renato Ugo - e focalizzare lo sviluppo innovativo nei settori che al momento offrono maggiori opportunità di lavoro,come quello della chimica.

  • Roberto Colombo: una multinazionale italiana che mira ai nuovi mercati esteri

    10/05/2015

    La qualità dei prodotti italiani è riconosciuta in tutto il mondo - spiega Roberto Colombo, responsabile europeo di Autogrill - l'azienda italiana che dal 1947 si occupa della ristorazione nelle autostrade. Fino agli anni '90 Autogrill era di proprietà dello Stato ed era legata ai confini nazionali. Poi è subentrato il settore privato - continua Colombo - e nel corso degli anni l'attività si è allargata anche al di fuori delle autostrade, con punti vendita negli aeroporti, nelle stazioni ferroviarie e nelle città, attraverso marchi come Ciao, Spizzico, Bistrot e Puro Gusto. Non solo in Italia, ma anche all'estero, soprattutto negli Emirati Arabi, Russia, Vietnam e Cina. In occasione di Expo, Autogrill ha aperto a Milano il Mercato del Duomo, un megastore dedicato alla gastronomia e ai prodotti locali.

  • Carlo Mochi Sismondi: le prossime sfide per l'amministrazione pubblica

    03/05/2015

    Oggi l'Italia ha bisogno di una Pubblica amministrazione sana, che riesca a garantire i diritti soprattutto alle fasce più deboli della società - spiega Carlo Mochi Sismondi, presidente del Forum della Pubblica amministrazione. In vent'anni però sono cambiate più le norme che i comportamenti di questo settore. Ogni volta che cambia il Governo, si pensa che facendo una legge si faccia automaticamente anche una nuova riforma. In realtà la legge dà le condizioni abilitanti, mentre per fare una riforma occorre molto più tempo. La digitalizzazione è un'altra sfida che la Pubblica amministrazione deve affrontare, perché digitalizzare non vuol dire risolvere i problemi e occorre invece ripensare i processi - conclude Sismondi.

  • Giacomini: "L'Italia può ripartire, nonostante la burocrazia tolga risorse alle start-up"

    26/04/2015

    "L'Italia è un Paese dove gli imprenditori sono geniali e innovativi, ma non hanno il metodo" - spiega Graziano Giacomini, amministratore delegato di Trafalgar, azienda familiare di private equity nell'innovazione industriale, alta tecnologia, automazione e beni di lusso. Il nostro paese è tra i primi produttori a livello mondiale in molti settori -continua Giacomini - anche se la dimensione medio–piccola della tipica azienda italiana rende più difficile entrare nei grandi mercati esteri. Le maggiori difficoltà che incontrano le nostre imprese sono legate però ad una burocrazia complicata e costosa, che rappresenta un problema soprattutto all'inizio dell'attività, quando sarebbe certamente più utile spendere tempo e denaro in idee e sviluppo dei prodotti. Ma nonostante tutto l'Italia può ripartire – conclude Giacomini -- dato il genio italiano è sempre riconosciuto ovunque e tocca a noi italiani avere un po' di ottimismo in più per il futuro e trasformarci in investitori più coraggiosi.

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